La replica delle liste civiche di Neri al candidato del Pd
SIENA. “Valentini può risparmiarsi di alzare la voce, le sue dichiarazioni di guerra non fanno paura a nessuno”. Si apre così la replica delle liste e movimenti civici che appoggiano la candidatura di Eugenio Neri a sindaco di Siena dopo che il candidato sindaco del Pd ha definito come il “circo Barnum”.Su questa affermazione si sofferma la replica delle liste: “L’unico circo che sta ripetendo il triste spettacolo delle liti e delle accuse reciproche è quello che vede in scena il candidato sindaco, il segretario del Pd, i consiglieri neoeletti della sua coalizione e l’associazione. Un circo in cui adesso, viste certe affermazioni prive di fondamento, sappiamo anche chi va in scena con il naso da clown”. Per quanto riguarda le accuse mosse nei confronti delle liste che sostengono Neri, nella nota congiunta si spiega: “Probabilmente Valentini è così abituato alle scorribande tra le correnti che lo appoggiano che non immagina possa esistere una coalizione unita e compatta. Noi abbiamo un fine chiaro: rimettere in piedi Siena con idee nuove e dunque non corriamo il rischio di spaccarci né oggi né domani. Al contrario appare improbabile che Valentini possa essere garante della tenuta della sua coalizione dato che non riesce a gestire nemmeno una conferenza stampa”.
Nella nota non manca un’analisi sugli apparentamenti: “Ecco un’altra differenza tra Eugenio Neri e Bruno Valentini. Il candidato sindaco di Ceccuzzi e Confronti-Siena Cambia dichiara di non fare apparentamenti ma ha offerto comunque accordi a tutti e si rivolge al M5S, al centrodestra di Tucci e a 53100. Eugenio Neri invece ha allargato la coalizione alla luce del sole con un patto siglato davanti ai cittadini, rifiutando qualsiasi ipotesi di “accordicchi” sottobanco. Probabilmente Valentini inizia ad aver paura del cambiamento e dopo aver lanciato i suoi strali contro i Cinque Stelle adesso promette un organismo comunale di inchiesta su Banca e Fondazione per cercare di accaparrarsi voti”. Su Mps “è stata già richiesta dal M5S una commissione d’inchiesta parlamentare con ben altri poteri rispetto al vago organismo citato da Valentini, a cui il Comune dovrà fornire la massima collaborazione. Non solo, mentre Valentini si balocca con le sue invenzioni, la Banca rischia di essere portata via da Siena: al primo posto va messa la difesa della senesità e dei lavoratori del Monte, senza perdere tempo in inutili duplicazioni di iniziative parlamentari o sovrapponendosi alle indagini della Magistratura”, concludono le liste.
Nella nota non manca un’analisi sugli apparentamenti: “Ecco un’altra differenza tra Eugenio Neri e Bruno Valentini. Il candidato sindaco di Ceccuzzi e Confronti-Siena Cambia dichiara di non fare apparentamenti ma ha offerto comunque accordi a tutti e si rivolge al M5S, al centrodestra di Tucci e a 53100. Eugenio Neri invece ha allargato la coalizione alla luce del sole con un patto siglato davanti ai cittadini, rifiutando qualsiasi ipotesi di “accordicchi” sottobanco. Probabilmente Valentini inizia ad aver paura del cambiamento e dopo aver lanciato i suoi strali contro i Cinque Stelle adesso promette un organismo comunale di inchiesta su Banca e Fondazione per cercare di accaparrarsi voti”. Su Mps “è stata già richiesta dal M5S una commissione d’inchiesta parlamentare con ben altri poteri rispetto al vago organismo citato da Valentini, a cui il Comune dovrà fornire la massima collaborazione. Non solo, mentre Valentini si balocca con le sue invenzioni, la Banca rischia di essere portata via da Siena: al primo posto va messa la difesa della senesità e dei lavoratori del Monte, senza perdere tempo in inutili duplicazioni di iniziative parlamentari o sovrapponendosi alle indagini della Magistratura”, concludono le liste.