Il Carroccio commenta il bilancio in rosso della Fondazione. E propone delle soluzioni
SIENA. Un vero e proprio capolavoro, quello di Gabriello Mancini: 128,5 milioni di Euro di rosso alla Fondazione. Una vera e propria vergogna, che va ad aggiungersi al disastro che le scellerate scelte del management della Banca e delle Deputazioni della Fondazione hanno causato ai due Enti, e che andrà ad abbattersi sulla Città, privata degli indispensabili contributi della Fondazione, che quest’anno non “regalerà” (per fortuna questo) agli amici degli amici, ai fiancheggiatori del Partito e chi più ne ha, più ne metta, ma purtroppo non erogherà nemmeno alla Città ed alla Provincia. Si potrebbe dire “l’avete voluta la bicicletta? o pedalate”, visto come sono andate le recenti Elezioni amministrative, che hanno visto una riconferma bulgara di quel sistema di potere che ha creato questa situazione, e ben gli sta a chi l’ha votati, che hanno creduto di poter vivere sempre nel “paese dei balocchi” al quale l’avevano abituati.
Per Siena, per i Senesi e per la Provincia si prospettano tempi duri: l’Università è al collasso, l’Ospedale in affanno, la Banca in grave difficoltà, costretta all’ennesimo aumento di capitale e, notizia de “il Sole 24 Ore”, invischiata in un pesantissimo contenzioso fiscale, e la Fondazione, vero patrimonio di Siena, è in disavanzo per la prima volta nella storia e non darà niente. Né ai Circoli ARCI, né alle Contrade, né alle Società sportive, né all’Università, né alle Parrocchie, ma soprattutto, nemmeno al sociale e all’economia, pur in presenza di una gravissima crisi, anch’essa riferibile all’incapacità del PD che ha sempre (mal)amministrato il territorio.
Sarebbe troppo facile, anche se troppo giusto, dire: andatevene tutti a casa. La politica deve dare risposte, concrete. Noi avevamo già messo sull’attenti, in incontri pubblici, manifesti murali, articoli stampa ed iniziative in Consiglio provinciale. Adesso, però, è giunta l’ora di dare una risposta, tutti assieme, per salvare la Città. Ribadiamo, fin da ora, la disponibilità ad un tavolo comune delle forze di opposizione e di maggioranza, che faccia un qualcosa di speciale (come a suo tempo venne fatto con la “Legge Speciale per Siena”) per portare fuori dal crack economico e finanziario questa Città, ribadiamo la necessità di impegnare i Senesi migliori, a prescindere dalle loro ideologie, che si sono distinti in questi anni per le loro corrette prese di posizione, al fine di raggiungere questo obiettivo, primario per il bene comune.
Noi ci siamo, a condizione che si lavori con questi principi e con pari dignità. Gli altri?
Noi ci siamo, a condizione che si lavori con questi principi e con pari dignità. Gli altri?
Francesco Giusti
Segretario Provinciale Lega Nord Toscana