Perché usare due pesi e due misure per realtà che, mutatis mutandis, sono pressoché simili? dice l'esponente dei dipietristi
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1346169645037.jpg)
SIENA. “La proposta lanciata dal Partito Democratico di Siena di anticipare le elezioni amministrative e restituire alla città una guida democraticamente eletta, ci trova favorevoli nelle intenzioni e negli annunciati propositi. Le stesse identiche considerazioni, però, si possono e si devono fare per il Paese che ha bisogno di un Governo democraticamente eletto e perché Monti, al pari di Laudanna, non può affrontare i difficili nodi strutturali senza l’appoggio di una maggioranza parlamentare pienamente legittimata. Perché usare due pesi e due misure per realtà che, mutatis mutandis, sono pressoché simili?” E’ il commento di Antonio Giudilli, Coordinatore provinciale Idv Siena, alla proposta delle segreterie cittadina e provinciale del Pd di raccogliere le firme tra la cittadinanza per celebrare le elezioni amministrative a Siena entro la fine del 2012.
“Il Pd, evidentemente, usa due pesi e due misure e questo atteggiamento contraddittorio non ci convince”, spiega Giudilli. “Le giuste considerazioni per Siena, infatti, dovrebbero valere anche per il ‘commissario prefettizio’ nominato da Napolitano a Palazzo Chigi, Mario Monti. Invece, per gli amici democratici, il governo tecnico del Professore va bene, qualsiasi sciagurata scelta esso prenda, invece a Siena bisogna correre al voto perché il Prefetto Laudanna non sarebbe sufficientemente legittimato per garantire l’amministrazione della città”.
“Noi di Idv, invece – conclude Giudilli – siamo convinti che sarebbe più opportuno, in questa fase di profonda crisi economica, politica e culturale della città, avviare un serio confronto programmatico di tutto il centrosinistra che non prescinda da quanto avvenuto all’interno del Pd per scongiurare ancora una volta il triste epilogo dell’esperienza amministrativa di Franco Ceccuzzi: non vorremmo ritrovarci, tra pochi mesi, con una maggioranza democraticamente eletta ma con gli stessi problemi di quella naufragata la scorsa primavera”.