La banca spiega che si tratta del normale "iter investigativo"
SAN CASCIANO VAL DI PESA. La Guardia di Finanza si è recata in ChiantiBanca, a San Casciano Val di Pesa, per acquisire una serie di documenti nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Luca Turco. L’inchiesta era stata aperta dopo l’invio alla procura della relazione degli ispettori di Bankitalia da parte dell’ex presidente Lorenzo Bini Smaghi, entrato in carica nell’aprile 2016 e poi non riconfermato dai soci nelle scorse settimane. I reati ipotizzati sarebbero falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza e l’inchiesta riguarda fatti accaduti fino al 2015.
In una nota l’istituto di San Casciano spiega che “nel pomeriggio di mercoledi scorso, 31 maggio, la Guardia di Finanza ha ritirato presso la sede di ChiantiBanca la documentazione relativa all’esposto presentato dalla stessa Banca in data 10 maggio 2017. Si tratta della normale prosecuzione dell’iter istruttorio a seguito della segnalazione inviata da ChiantiBanca. La consegna alla Guardia di Finanza della documentazione necessaria alla Procura e inerente ai noti fatti si è svolta all’insegna della massima collaborazione e trasparenza. Si ricorda inoltre come quanto segnalato dalla Banca alla Procura della Repubblica riguardava delle irregolarità di classificazione di un titolo di stato nel bilancio 2015. Si sottolinea come per tali irregolarità ChiantiBanca abbia già provveduto alla completa sistemazione nel bilancio 2016. Si ribadisce infine che, come affermato anche dall’ex presidente Lorenzo Bini Smaghi e da lui correttamente ribadito anche dopo il 14 maggio, la Banca è sana e rispetti ampiamente tutti i requisiti regolamentari e questo nonostante abbia provveduto a tutelanti accantonamenti sui crediti. Inoltre sono stati fatti importanti rafforzamenti nei processi atti a presidiare i rischi. Nel contempo ChiantiBanca sta continuando ad essere un importante supporto per l’economia del territorio”.