SIENA. Sul commissariamento di MPS e sulla relativa commissione d’inchiesta il MoVimento 5 Stelle dice da anni le stesse cose, a Siena come a Roma. Dal momento che siamo un movimento post ideologico riteniamo che le idee non siano né di sinistra né di destra, ma che debbano distinguersi semplicemente in buone o cattive. Ci fa quindi piacere che recentemente numerosi esponenti di quel magma partitico che a volte si fa chiamare centro destra ed a volte centro sinistra, a seconda della convenienza commerciale, abbiano fatto proprie le nostre proposte. Evidentemente – almeno in campagna elettorale – le idee buone sono quelle del MoVimento 5 Stelle: ne prendiamo atto. D’altra parte noi non siamo gelosi, i nostri contenuti e le nostre idee sono patrimonio condiviso della comunità da cui provengono.
C’è però un problema di credibilità: quella di chi da anni si espone, magari mettendo a rischio il proprio ruolo professionale, come i candidati del MoVimento 5 Stelle, e quella di chi ha fatto l’opposto di ciò che ha promesso e che ha perfino detto a Siena l’esatto contrario di quanto fatto a Roma. E che adesso si nasconde dietro le nostre parole d’ordine per ingannare, ancora una volta, i cittadini.
Noi non siamo così. Il prossimo 31 maggio si vota per il rinnovo del Consiglio Regionale Toscano: agli elettori la possibilità di premiare la credibilità e l’onesta di chi da sempre sta dalla parte giusta sulla questione MPS e di punire i buffoni – questo sono – che prima hanno spolpato l‘osso, poco importa se in prima o seconda fila – ed ora senza alcun pudore inseguono le nostre idee per l’ennesima tristissima truffa elettorale.
Luca Furiozzi – candidato portavoce consigliere regionale M5S