Il problema casa e la "desertificazione" del centro

SIENA. Metropolitana leggera, nuovo palazzo della Camera di commercio, nuovo stadio di Isola d’Arbia, nuovo palasport, il museo del Palio, l’auditorium. Sono i progetti annunciati e mai realizzati dall’amministrazione uscente che – mentre rincorreva anche altri sogni faraonici come la “cattedrale nel deserto” di Ampugnano – non si accorgeva che venivano tagliate le corse degli autobus urbani ed extraurbani. Senza contare l’aumento dell’addizionale Irpef a carico dei senesi dal 2 al 7 per cento ponendo Siena, nonostante gli straordinari introiti ricevuti fino ad oggi della Fondazione Mps, risulta tra le città con la tassazione locale più alta d’Italia.
Il territorio è stato cementificato a tappeto, ma le case continuano a costare carissime, costringendo le giovani coppie a trovare soluzioni abitative spesso lontanissime dalla città con la conseguenza che il centro storico è sempre più desolatamente abbandonato dai senesi e i rioni si trovano in chiare difficoltà sociali. Lì, nelle contrade, che erano la linfa della vita cittadina e che fra Ztl, Aru e parcheggi costosissimi sono sempre più lontane dal desiderio di vivere la città in tutti i suoi momenti, non solo nei giorni di Palio. Se una Siena-Grosseto completata ed efficiente, se una Siena-Firenze in buone condizioni porterebbe giovamento a tutti, se i collegamenti ferroviari veloci ed efficienti contribuirebbero allo sviluppo complessivo del territorio, il problema casa resta ancora prioritario in questo comune. Siena è la città più cara tra tutti i capoluoghi di provincia toscani con una media di 3.600 euro al metro quadro con punte che sfiorano, nella zona centrale, i 6.000 euro al metro quadro. Una situazione assolutamente insostenibile, soprattutto per i giovani. E la soluzione non può essere solo ed esclusivamente una abitazione fuori dal centro storico perché i sogni e i desideri non possono appartenere soltanto alle fasce sociali più fortunate in termini economici. Per permettere di realizzare i sogni anche a chi difficilmente riesce a sognare, la creazione di un “Mutuo sociale” anche nel nostro comune, oltre alla creazione di un ente regionale, sarebbe un passo avanti importante.
La vera libertà è permettere ad una persona di scegliere, a quel punto una casa in centro o fuori le mura sarebbe solo dettata dai gusti e non dalle esigenze perché con la formula del mutuo sociale si realizzerebbe una rata di mutuo senza interesse, una rata che non superi 1/5 delle entrate della famiglia, una rata che venga bloccata in caso di disoccupazione, una rata che non passi attraverso banche e finanziarie. Mutuo sociale, ovviamente, accessibile solo alle famiglie in cui nessun componente del nucleo risulti proprietario di altro immobile. Infrastrutture e mutuo sociale, quindi, per far tornare a vivere la città di Siena.
Sergio Fucito (Pdl) – Candidato al consiglio comunale