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ROMA. Daniele Franco, ministro dell’Economia e delle finanze, nel question time dedicato a banca Mps alla Camera, ha detto che “In conseguenza della comprovata impossibilità di dare attuazione all’obbligo di dismissione della partecipazione dello Stato, l’amministrazione ha potuto avviare interlocuzioni con la Commissione europea per ottenere una congrua proroga del termine originariamente previsto per la dismissione della partecipazione. Termine che non è ancora stato definito”.
“Le interlocuzione con la Commissione UE sono in corso e in questo contesto si colloca anche la valutazione del piano industriale 2022-26 approvato il 17 dicembre scorso – ha aggiunto – Il piano prevede un rafforzamento della banca stimato in 2,5 miliardi di euro. L’aumento di capitale dovrà essere conseguito a condizioni di mercato sulla base di un piano convincente per gli investitori che dimostri che la banca saprà cogliere le opportunità che deriveranno dalla revisione degli impegni. Siamo impegnati nel seguire da vicino e con estrema attenzione i prossimi sviluppi del gruppo MPS, auspicando strategie di rafforzamento del modello di attività economico e di consolidamento che consentano non solo la valorizzazione della partecipazione statale, ma anche la salvaguardia della storia della banca, del suo marchio e del suo livello occupazionale”, ha concluso Franco