La Cassa Depositi e Prestiti e le partecpazioni...
di Red
SIENA. Dalle ultime indiscrezioni apprendiamo che il piano di salvataggio della Fondazione MPS sta cominciando a funzionare, almeno per quello che riguarda la svendita degli ultimissimi gioielli di famiglia e per la quale non smetteremo mai di ringraziare il presidente Mancini che tanto si è adoperato a eseguire “la volontà altrui”. Siamo sempre in attesa di nomi e cognomi, e magari il racconto di una serie di fatti e incontri romani con politici eccellenti o giovani rampolli funzionari di partito.
Vi avevamo detto della famosa quota detenuta nella Cassa Depositi e Prestiti, uno dei segreti meglio conservati del sindaco di Siena ai consiglieri comunali temporaneamente inibiti a svolgere il compito per cui sono stati eletti: contribuire al governo della città. L’Acri e il suo presidente Giuseppe Guzzetti hanno approvato il piano finanziario grazie al quale 5/6 fondazioni italiane di media grandezza, peraltro già presenti nel capitale della Cassa, acquisiranno quasi sicuramente all’inizio del 2012 le quote della Fondazione MPS a un prezzo molto vicino ai valori di libro di Palazzo Sansedoni. Non crediate ad una opera di bene delle “consorelle”. Nel complesso mondo delle partecipazioni ci sono clausole più o meno segrete o recondite. Nel caso in questione, per via di una conversione di azioni privilegiate della Cassa alla fine del 2012, il conto che le fondazioni dovrebbero pagare allo Stato italiano sarebbe enormemente più elevato. La beneficenza è un’altra cosa: siamo nel fango e tutti se ne devono approfittare. Una sola delle altre fondazioni bancarie, probabilmente di taglio maggiore di quelle in questione, acquisirà pure la partecipazione nel fondo per le infrastrutture F2i diretto da Vito Gamberale, almeno non sarà l’istituto senese a costruire la nuova autostrada Civitavecchia-Livorno, così gli ecologisti senesi potranno protestare contro, senza passare per traditori della patria cementificatrice. Non molto, in verità, si ricaverà da queste due operazioni, ma salvati gli interessi dei creditori, ci sarà respiro in attesa di vedere gli sviluppi di banca MPS e di “piazzare” gli altri asset rimasti come Sansedoni spa e la quota di Mediobanca già in viaggio verso altri lidi. Si attendono comunicazioni ufficiali già da lunedì.