SIENA. La quota del patto di sindacato tra Fondazione Mps e i soci sudamericani Fintech e BTG Pactual è scesa allo 0,5% del capitale del Monte dal 5,48% che i tre azionisti possiedono complessivamente (1,55% la Fondazione) dopo l’aumento da 3 miliardi concluso dalla banca. La Fondazione non ha più il vantaggio di essere il venditore in una trattativa con potenziali acquirenti; le trattative coinvolgeranno anche l’azionista Falciai, che con la quota dell’1,7% ha ampia rappresentanza in banca.
Il dialogo tra i soci di Mps sarà messo alla prova al momento della scelta del successore di Profumo che sarà scelto a settembre. Al momento, i cacciatori di teste hanno proposto il nome dell’ex-dg Intesa, Pietro Modiano.