I movimenti in Borsa di Falciai lo rendono un candidato interessante
SIENA. Dopo aver aderito all’aumento di capitale di banca Mps con un investimento di 22 milioni, la Fondazione sta ora valutando nuove alleanze per contare ancora nella governance della banca con una certa stabilità. Con l’aumento di capitale si sono spostate le quote per le recenti acquisizioni di titoli: presto Consob comunicherà i nomi dei soci che posseggono oltre il 2 per cento del capitale. A questo punto, con l’ausilio dell’advisor Nuovo Credito Fondiario, i vertici della Fondazione potranno operare per chiudere nuove alleanze.
Chi si è mosso molto negli ultimi tempi è Alessandro Falciai (nel cda della banca la sua cordata ha portato quattro consiglieri, oltre ad aver avuto anche il sostegno di Blackrock), che – secondo le ultime informazioni dell’internal dealing – risulta ora in possesso quasi del 2 per cento del capitale (nel mese di giugno ha investito in totale 57 milioni). Quindi non soltanto hedge fund e stranieri nell’assetto del futuro patto di sindacato immaginato dalla Fondazione. Allo stato attuale la percentuale detenuta dai pattisti Fondazione, Fintech Advisory e Btg Pactual è scesa dal 9 al 5,48% del capitale alla vigilia dell’aumento. E per Btg Pactual si parla con insistenza di un ritiro ormai prossimo.
Il 24 luglio si riunirà la deputazione generale, che, tra l’altro, potrebbe già cominciare a valutare le candidature per la posizione di provveditore al posto di Enrico Granata. Ricordiamo che la Fondazione ha pubblicato un bando ed ha affidato l’incarico della ricerca alla società di consulenza Korn/Ferry Italia.