di Otto Mann
SIENA. Definiti i membri della Deputazione Generale, l'interesse si sposta ora sul nuovo presidente.
La Deputazione generale dovrà esprimere sette nomi, quelli che andranno a comporre la Deputazione amministratrice, indicando anche il nome del presidente della Fondazione Monte dei Paschi.
In queste ore frenetiche si intrecciano telefonate ed incontri tra deputati, presunti candidati e possibili eletti. I nomi che si sentono sono bene o male sempre gli stessi, ma all'ultimo momento potrebbe spuntare l'outsider.
Il presidente uscente, Gabriello Mancini, sebra essere consapevole di non avere alcuna certezza, solo qualche indicazione positiva che va dalla riconferma alla vicepresidenza dell'Acri al “nihil obstat” per un eventuale terzo mandato. Ma egli stesso non sarebbe disposto a metterci la mano sul fuoco… Sulla riconferma ci sarebbe anche una resistenza strumentale del sindaco Cenni, che vorrebbe ottenere qualcosa dalla Provincia, anche se non è ancora chiaro quali siano le mire.
Si alzano le quotazioni di Fabio Ceccherini (ex presidente della Provincia) – anche se si opta più per una vicepresidenza – e si fanno anche altri nomi come quello di Vittorio Galgani (ex presidente della Camera di Commercio) o di Leonardo Bandinelli (molto amico di Alfredo Monaci). In calo le quotazioni di Pinciani come vicepresidente, anche se l'operazione darebbe spazio ad un nuovo vice di Bezzini con la possibilità di orientare ancora di più il direttivo dell'amministrazione provinciale già decisamente definito.
Dalla lettura delle nomine di Comune e Provincia, Curia, Regione e Università si nota un piccolo particolare (piccolo, ma non secondario): chi ha deciso di votare per Bersani al prossimo congresso del PD ha avuto già il suo piccolo premio…
Per quello che attiene le prossime nomine, nulla è sicuro al cento per cento, perché basta davvero poco per spostare una poltrona dall'uno all'altro. Quel che è certo è che in questo caldissimo finale di luglio c'è chi sta pure sui carboni ardenti.
Insomma, pochi sonni tranquilli, nella notte, in attesa di vedere cosa decideranno quelli della Deputazione Generale.
SIENA. Definiti i membri della Deputazione Generale, l'interesse si sposta ora sul nuovo presidente.
La Deputazione generale dovrà esprimere sette nomi, quelli che andranno a comporre la Deputazione amministratrice, indicando anche il nome del presidente della Fondazione Monte dei Paschi.
In queste ore frenetiche si intrecciano telefonate ed incontri tra deputati, presunti candidati e possibili eletti. I nomi che si sentono sono bene o male sempre gli stessi, ma all'ultimo momento potrebbe spuntare l'outsider.
Il presidente uscente, Gabriello Mancini, sebra essere consapevole di non avere alcuna certezza, solo qualche indicazione positiva che va dalla riconferma alla vicepresidenza dell'Acri al “nihil obstat” per un eventuale terzo mandato. Ma egli stesso non sarebbe disposto a metterci la mano sul fuoco… Sulla riconferma ci sarebbe anche una resistenza strumentale del sindaco Cenni, che vorrebbe ottenere qualcosa dalla Provincia, anche se non è ancora chiaro quali siano le mire.
Si alzano le quotazioni di Fabio Ceccherini (ex presidente della Provincia) – anche se si opta più per una vicepresidenza – e si fanno anche altri nomi come quello di Vittorio Galgani (ex presidente della Camera di Commercio) o di Leonardo Bandinelli (molto amico di Alfredo Monaci). In calo le quotazioni di Pinciani come vicepresidente, anche se l'operazione darebbe spazio ad un nuovo vice di Bezzini con la possibilità di orientare ancora di più il direttivo dell'amministrazione provinciale già decisamente definito.
Dalla lettura delle nomine di Comune e Provincia, Curia, Regione e Università si nota un piccolo particolare (piccolo, ma non secondario): chi ha deciso di votare per Bersani al prossimo congresso del PD ha avuto già il suo piccolo premio…
Per quello che attiene le prossime nomine, nulla è sicuro al cento per cento, perché basta davvero poco per spostare una poltrona dall'uno all'altro. Quel che è certo è che in questo caldissimo finale di luglio c'è chi sta pure sui carboni ardenti.
Insomma, pochi sonni tranquilli, nella notte, in attesa di vedere cosa decideranno quelli della Deputazione Generale.