E necessario "ripartire con idee concrete e lungimirant"
SIENA. Le dimissioni dalla carica di sindaco di Franco Ceccuzzi e le conclusioni del Consiglio Comunale del 21 maggio hanno dimostrato che l’esito del voto del 27 aprile sul bilancio consuntivo non era una scaramuccia o un fuoco di paglia e neppure una vendetta di un gruppo della maggioranza nei confronti di un altro.
Già in altro nostro intervento avevamo affermato che la decadenza di tutte le principali istituzioni cittadine poteva aver generato una presa di coscienza in merito alle responsabilità politiche assunte per anni dalla maggioranza di centro sinistra, sì da indurne, almeno una parte, ad operare una rottura che può rappresentare un segnale di quella discontinuità da altri spesso affermata, ma mai praticata.
Muore il sistema Siena, quel sistema dal quale oggi, con aria immacolata, Ceccuzzi tenta di prendere le distanze. Muore con esso il sistema partitocratico a Siena come nel resto dell’Italia. La pigra Siena questa volta ha anticipato tutti e può indicare la strada per la ricostruzione morale e politica del paese. Chi, come noi, aveva più volte e da lungo tempo previsto dai banchi dell’opposizione il disfacimento istituzionale ed economico cittadino, non prova oggi alcun piacere nel prendere atto del baratro in cui il sistema Siena ha fatto precipitare la città, ma solo rabbia e dolore, sentimenti, questi ultimi che non ci esimono dal sollecitare e proporre un’azione politica per gestire questa fase di estrema difficoltà e fornire una diversa prospettiva per il futuro.
Questi obiettivi non possono che comportare il superamento di antiche divisioni legate a geografie politiche oggi anacronistiche e il mettere, definitivamente, da parte quei rancori di cui la città non può ulteriormente rimanere ostaggio.
Ciò che deve unire è solo la volontà autentica e non prezzolata di salvare il salvabile e ripartire con idee concrete e lungimiranti che possano ridare speranza al territorio ed un futuro alle nuove generazioni.
Siamo convinti che solo progetti condivisi, realistici e lontani da interessi personali possano rappresentare la base sulla quale costruire le alleanze per governare ed indirizzare il cambiamento.
E’ in questo senso che è rivolto il nostro impegno politico, convinti che soltanto abbandonando i vecchi schemi e con il coinvolgimento e la partecipazione delle energie e professionalità latenti (provengano esse dalla società civile, dalle forze politiche o dal mondo dell’associazionismo) sia possibile, partendo dalle antiche vocazioni della città, dapprima cominciare ad immaginare un futuro possibile e quindi costruire proposte ed azioni che verso questo futuro possano incamminarci.
FUTURO E LIBERTA’ PER L’ITALIA coordinamento senese