Sabato 5 maggio ore 11 presentazione dei dati sulle imposte. Focus su Siena, Montepulciano e Poggibonsi

SIENA. “Comune che vai fisco che trovi”, questo il titolo di un’iniziativa di Cna di Siena, in programma sabato prossimo 5 maggio. In questa occasione saranno presentati i risultati della ricerca sulla tassazione locale con focus ovviamente sul territorio senese. Nella prima edizione i numeri riguardarono solo il comune capoluogo, mentre sabato prossimo, oltre che Siena, conosceremo il livello di tassazione anche per Montepulciano e Poggibonsi. Questo consentirà di avere un quadro ancora più completo di quanto le imprese pagano di imposte e quale sia il livello di imposizione anche sui cittadini.
I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio permanente Cna sulla tassazione delle pmi ed è alla sua seconda edizione, come detto. Lo studio dello scorso anno aprì un dibattito molto ampio e certificò che sulle imprese senesi il fisco gravava per il 60.7%. In sintesi ogni azienda doveva lavorare fino all’8 agosto solo per pagare le imposte statali e quelle locali. Questa iniziativa di Cna Siena si svolgerà presso l’auditorium della Cia in via delle Arti 4 a Siena con inizio alle ore 11. Saranno presenti il segretario generale Cna Nazionale Sergio Silvestrini (che farà le conclusioni), il responsabile politiche fiscali Cna Nazionale Claudio Carpentieri, il sindaco di Siena Bruno Valentini, oltre a Fabio Petri, presidente Cna Siena e vice presidente dell’associazione nazionale. Saranno presenti anche altri sindaci della provincia ed i lavori della mattina saranno coordinati da Alessandro Brilli, direttore generale Cna Siena.
Nel primo studio del 2016 la città dove le imprese pagavano più tasse era Reggio Calabria con il 73.2%. Siena si collocò alla posizione numero 61 su 124 capoluoghi di provincia, lo scorso anno al 72°. La finalità del lavoro è, pertanto, quella di esaminare l’andamento dell’incidenza della pressione fiscale sul reddito d’impresa, calcolato su un’azienda tipo che può dirsi rispondente al tessuto produttivo italiano. Ai fini delle analisi sono stati assunti tutti i tributi ed i contributi versati dall’imprenditore: Irpef, Irap, Ivs, Imu, Tasi e Rifiuti.