Tra esuberi e retribuzione dei top manager... oggi l'incontro con l'ad Viola
SIENA. Il C.d.A. del Gruppo Mps ha deliberato ieri sera il progetto di revisione del Piano Industriale 2012-2015, che prevede un esubero complessivo di 8000 Lavoratori, 3400 in più del Precedente Piano e che portano le uscite ancora da realizzare – tramite “cessione di asset non strategici, esternalizzazioni, altre iniziative” – a circa 5300.
La denuncia di un numero così elevato di esuberi, in un momento nel quale tra l’altro l’Abi ha disdettato il CCNL e l’Accordo sul “Fondo di Solidarietà per il sostegno dell’Occupazione del Personale del Credito”, rende la situazione particolarmente complessa non sapendo a tutt’oggi se il Fondo continuerà ad esistere e, nel caso, che livello di prestazioni erogherà. Ulteriori interrogativi riguardano l’eventuale finanziamento del Fondo nella nostra Azienda che, lo ricordiamo, in questa fase è tutto a carico dei Lavoratori (giornate di solidarietà, TFR, annullamento del CIA).
Per quanto riguarda la retribuzione del Top Management prendiamo atto che l’Azienda ha deciso di conformarsi alle indicazioni della Commissione Europea e attendiamo di capire come tale decisione verrà tradotta operativamente.
Risulta in maniera palese che la nostra critica, tesa a mettere in rilievo come fosse improponibile proseguire nell’applicazione dei progetti del vecchio Piano (esternalizzazioni e azzeramento del Cia, da noi considerate inaccettabili) in assenza di informazioni relative al progetto di revisione del Piano stesso, fosse assolutamente fondata. La stessa ostinazione a proseguire su un progetto industriale sbagliato, quale l’esternalizzazione del “Back-Office”, mostra per intero la pericolosità da noi sempre denunciata: aprire la strada ad ulteriori espulsioni dall’Azienda, mascherate da esternalizzazioni, per gestire gli esuberi o parte di essi.
Appare sempre più fondamentale, quindi, che i Lavoratori ritornino protagonisti e riacquistino la possibilità di contare su decisioni che riguardano il loro lavoro, il loro futuro, la loro vita.
E’ con questa impostazione che andremo all’incontro, previsto per oggi pomeriggio (8 ottobre) alle 14.30, con l’Amministratore Delegato, chiedendo all’Azienda l’immediata riapertura del confronto con le OOSS aziendali per porre le basi per il rilancio della Banca e per un contenimento dei costi rigoroso ma non lesivo dei livelli occupazionali e dei diritti.
Per affrontare la situazione venutasi a creare dopo la revisione del Piano Industriale la Fisac ha inoltre deciso di convocare i propri Direttivi di Coordinamento mercoledì 9 ottobre.
LA SEGRETERIA FISAC MPS