La mancanza di unitarietà sindacale fa male ai lavoratori
SIENA. L’Accordo Quadro firmato il 19 dicembre scorso da Fabi, Fiba-CISL, Ugl Credito, Uilca e non firmato da Fisac-CGIL, Dircredito, Sinfub e Unisin ha dato luogo al primo caso di accordo separato in Banca Montepaschi. Come ormai è noto le ragioni che ci hanno condotto alla scelta di non sottoscrivere questo Accordo sono incentrate sulla convinzione che né le esternalizzazioni, né la disdetta del Contratto Integrativo siano misure idonee e necessarie per far superare alla Banca l’attuale situazione di difficoltà economiche. Avevamo quindi proposto unitariamente, all’Azienda, un’idea alternativa tramite cui sarebbe stato possibile evitare che molti colleghi fossero allontanati dai propri posti di lavoro verso un’altra non identificata azienda, e che tutti gli altri colleghi vedessero ridotti diritti e salario.
Su questa impostazione tutte le OOSS hanno portato avanti unitariamente la trattativa, fino a pochi giorni prima dell’accordo separato.
Siamo consapevoli che la soluzione non unitaria della vicenda sia un elemento che non rafforza la coesione dei Lavoratori della Banca e del Gruppo. Tuttavia, certi che la cosa fondamentale sia il rispetto della volontà di tutti i Lavoratori, abbiamo scelto di richiedere alle sigle firmatarie di effettuare assemblee unitarie certificate per dare modo ai colleghi di esprimere l’ultima parola sulla questione con il voto favorevole o contrario all’Accordo. Le assemblee certificate sono tra l’altro previste dal CCNL, rinnovato neanche un anno fa (19 gennaio 2012) e firmato da: Dircredito, Fabi, Fiba-CISL, Fisac-CGIL, Sinfub, Ugl Credito, Uilca.
Abbiamo appreso con sconcerto la decisione assunta dalle sigle firmatarie dell’Accordo Quadro di non convocare assemblee unitarie. Riteniamo che tale scelta, oltre a non rispettare le norme inserite nel CCNL, metta in luce un atteggiamento restio al confronto democratico ed il venir meno ai principi di rappresentanza su cui ogni Sindacato dovrebbe basare la propria esistenza.
La Fisac-CGIL Mps riunirà comunque in assemblea i Lavoratori per presentare i punti dell’Accordo Quadro, le ricadute sul personale e sottoporre l’accordo stesso al giudizio dei Lavoratori con voto certificato.
LA SEGRETERIA FISAC-CGIL MPS
Siamo consapevoli che la soluzione non unitaria della vicenda sia un elemento che non rafforza la coesione dei Lavoratori della Banca e del Gruppo. Tuttavia, certi che la cosa fondamentale sia il rispetto della volontà di tutti i Lavoratori, abbiamo scelto di richiedere alle sigle firmatarie di effettuare assemblee unitarie certificate per dare modo ai colleghi di esprimere l’ultima parola sulla questione con il voto favorevole o contrario all’Accordo. Le assemblee certificate sono tra l’altro previste dal CCNL, rinnovato neanche un anno fa (19 gennaio 2012) e firmato da: Dircredito, Fabi, Fiba-CISL, Fisac-CGIL, Sinfub, Ugl Credito, Uilca.
Abbiamo appreso con sconcerto la decisione assunta dalle sigle firmatarie dell’Accordo Quadro di non convocare assemblee unitarie. Riteniamo che tale scelta, oltre a non rispettare le norme inserite nel CCNL, metta in luce un atteggiamento restio al confronto democratico ed il venir meno ai principi di rappresentanza su cui ogni Sindacato dovrebbe basare la propria esistenza.
La Fisac-CGIL Mps riunirà comunque in assemblea i Lavoratori per presentare i punti dell’Accordo Quadro, le ricadute sul personale e sottoporre l’accordo stesso al giudizio dei Lavoratori con voto certificato.
LA SEGRETERIA FISAC-CGIL MPS