"Non c'è bisogno di occupare seggi o poltrone per affermare le proprie idee"
SIENA. Abbiamo appreso dai giornali che alcuni importanti rappresentanti della politica provinciale del pd senese si sono dimessi. Tra questi l’assessore al Comune di Chiusi, Yuri Bettolini e il segretario dell’Unione comunale del PD di Siena, Alessandro Mugnaioli.
Volendo parafrasare il sindaco di Chiusi Scaramelli che, al momento della presa di posizione per ragioni incontrovertibili di opportunità amministrativa con quello che fu definito “il nuovo aventino”, si espresse con un “ce ne faremo una ragione”, forse anche sperando che non ci sarebbero stati scomodi rientri tra i suoi oppositori in Consiglio comunale. Per quanto ci riguarda, per tutte queste defezioni di dirigenti del PD, “ce ne faremo una ragione” anche noi e speriamo se la facciano anche gli altri rappresentanti del PD e non continuino ad anteporre gli interessi partiti a quelli comuni.
Non c’è bisogno di occupare seggi o poltrone per affermare le proprie idee e non necessariamente si deve essere “in maggioranza” quando si intende fare “politica pulita”; anzi, la forza delle idee sta proprio nella contrapposizione a un sistema che non si condivide.
Certo non e’ un bel vedere e non rispettoso dei cittadini constatare che PD, un partito che assume sopra di se la responsabilità del 40 per cento di consensi presi alle ultime elezioni europee, a causa di lacerazioni interne per assunzioni di potere particolari, abbia trovato con estrema difficoltà solo adesso un proprio candidato. Sarebbe curioso vedere il programma sul quale si è trovato.
Le alternative al disastroso governo provinciale del PD, invece, nonostante le identità diverse hanno trovato da tempo un’idea unitaria e prospettica di governo, intorno a un candidato di consolidata esperienza e capacità amministrativa, quale è il Sindaco di Casole, Piero Pii.
Come sarà la nuova gestione del consiglio Provinciale, pur di secondo livello, se queste sono le premesse?
Gli squarci dentro il PD senese si stanno riverberando anche nelle varie amministrazioni comunali, una su tutte quella del capoluogo.Quale prospettiva potrà mai dare in provincia, una forza politica così litigante, così attenta al proprio ombelico e a guardare il dito e non la luna? Lo chiediamo a noi stessi ma soprattutto invitiamo tutti elettori a fare una seria e attenta riflessione.
Volendo parafrasare il sindaco di Chiusi Scaramelli che, al momento della presa di posizione per ragioni incontrovertibili di opportunità amministrativa con quello che fu definito “il nuovo aventino”, si espresse con un “ce ne faremo una ragione”, forse anche sperando che non ci sarebbero stati scomodi rientri tra i suoi oppositori in Consiglio comunale. Per quanto ci riguarda, per tutte queste defezioni di dirigenti del PD, “ce ne faremo una ragione” anche noi e speriamo se la facciano anche gli altri rappresentanti del PD e non continuino ad anteporre gli interessi partiti a quelli comuni.
Non c’è bisogno di occupare seggi o poltrone per affermare le proprie idee e non necessariamente si deve essere “in maggioranza” quando si intende fare “politica pulita”; anzi, la forza delle idee sta proprio nella contrapposizione a un sistema che non si condivide.
Certo non e’ un bel vedere e non rispettoso dei cittadini constatare che PD, un partito che assume sopra di se la responsabilità del 40 per cento di consensi presi alle ultime elezioni europee, a causa di lacerazioni interne per assunzioni di potere particolari, abbia trovato con estrema difficoltà solo adesso un proprio candidato. Sarebbe curioso vedere il programma sul quale si è trovato.
Le alternative al disastroso governo provinciale del PD, invece, nonostante le identità diverse hanno trovato da tempo un’idea unitaria e prospettica di governo, intorno a un candidato di consolidata esperienza e capacità amministrativa, quale è il Sindaco di Casole, Piero Pii.
Come sarà la nuova gestione del consiglio Provinciale, pur di secondo livello, se queste sono le premesse?
Gli squarci dentro il PD senese si stanno riverberando anche nelle varie amministrazioni comunali, una su tutte quella del capoluogo.Quale prospettiva potrà mai dare in provincia, una forza politica così litigante, così attenta al proprio ombelico e a guardare il dito e non la luna? Lo chiediamo a noi stessi ma soprattutto invitiamo tutti elettori a fare una seria e attenta riflessione.
Rita Fiorini – Forza Italia – Siena