SIENA. Non è pensabile che la prima impresa della Toscana non entri nelle attenzioni della politica, ed è inaccettabile che il governatore uscente Rossi, nei cinque anni passati, non si sia interessato a questa grande azienda che è la Banca Monte dei Paschi di Siena. Una banca che, grazie alla conduzione passata, tutta targata Partito Democratico, e a una proprietà dello stesso colore, vedi Fondazione Mps, sta conoscendo la sua parte peggiore della storia.Una banca che con una governance territoriale ridotta ai minimi termini, e non curante del bene del territorio di riferimento, sta lentamente allentando ogni legame con Siena e Provincia con evidenti ricadute negative sul tessuto socio-economico.
In attesa dell’ennesimo aumento di capitale, ascoltando le recenti dichiarazioni dei soci d’oltralpe, non c’è da “rimanere sereni”, se l’interesse industriale non tiene conto della ricchezza territoriale dalla quale la Banca è nata.
Biasimo, quindi, gli Enti Locali, Comune e Provincia di Siena e Regione Toscana, che non proferiscono parola. Stigmatizzo il silenzio di “Curia, Università e Associazioni di volontariato senese” i cui rappresentanti dentro il Cda della Fondazione, non fanno sentire e non rappresentano il territorio di riferimento.
A questo riguardo ci si dovrebbe veramente chiedere: >cosa ne pensa papa Francesco, più volte “menzionato a proposito del
cambiamento”e se si volesse dare il vero significato alle sue autorevoli parole, riferite al mondo della legalità, dei più deboli, di coloro che “aspettano e vivono di speranza”
Nessuno che è deputato e che avrebbe le leve per agire, parla del pericolo >che la Direzione Generale della Banca, sparisca da Siena. La perdita di valore economico e sociale ė immane. Livelli occupazionali e potere di acquisto, che già sono calati, diminuiranno sensibilmente e per la politica è doveroso affrontare questo problema.
Una volta al governo della Toscana, obbligheremo il presidente del Consiglio è il MEF, a prendere parte attiva a un tavolo con la proprietà della Banca e >gli Enti Locali, per parlare di un piano industriale che consideri, al pari della redditività del capitale, anche il valore sociale per il senese, per i suoi abitanti, per i territori di riferimento è per tutti i dipendenti.
Inviteremo anche i maggiorenti dei 17 rioni di Siena a intervenire affinché >mettano da parte le logiche partitico-amicali affinché agiscano proattivamente per il bene di Siena che una politica inadeguata sta perdendo di vista.
Il Partito Democratico, il suo candidato Presidente della Regione e i suoi candidati consiglieri hanno una enorme macchia sul curriculum politico del >passato rispetto a questo problema e non possono continuare a proferire parola essendone la causa.
Rita Fiorini – candidata consiglio regionale forza italia