Più partecipazione per denunciare "l'andazzo interno" e "contestare il sistema" delle mozioni verticistiche
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SIENA. Da Pier Paolo Fiorenzani riceviamo e pubblichiamo.
“Insieme ad un gruppo di amici da sempre impegnati in spirito di servizio per la città, con l’associazionismo democratico e – nel caso – in seno al PD, abbiamo esaminato la situazione politica e l’andamento dell’attuale campagna congressuale.
Dall’appassionata discussione sono emersi profonda amarezza e forte disagio sia per la situazione di grave crisi involutiva morale, politica e sociale del Paese, che per le aspre lotte interne al maggior partito di governo, chiaramente finalizzate al predominio di gruppi di potere tanto furbastro e spregiudicato quanto sempre più effimero. Incapace,cioè, di contrastare la crescente deriva populista e nazionalista che rischia di abbagliare soprattutto i giovani e di travolgere le Istituzioni democratiche nazionali e comunitarie.
Per denunciare il cinico andazzo interno, mina vagante in un PD ormai più che “liquido” quasi liquefatto, ovvero pressoché depotenziato e verticistico, ridotto in città dalle già migliaia a poche centinaia di iscritti e per contestare il loro ingabbiamento dentro a rigide mozioni precostituite, calate dall’alto e delegate al controllo locale d’improvvisati capi e pure di qualche sfacciato capetto;
per contestare un sistema che, con l’eufemismo delle mozioni, non lascia spazio ad alcuna spontanea e salutare articolazione congressuale dalla base, perciò impossibilitata a candidarsi liberamente, ottenere – dai Circoli – un democratico mandato e quindi partecipare ad una vera costruzione dal basso, fino ai vertici nazionali, di una classe dirigente non predestinata e non più autoreferenziale, tutti i convenuti hanno alla unanimità deciso:
- di partecipare alle assemblee di Circolo chiedendo ogni più largo spazio al dibattito per evitare che tutto si risolva ancora in un semplice votificio ;
- di annullare, con un rigo attraverso, la scheda elettorale prima di deporla direttamente nell’urna;
- di correttamente manifestare agli iscritti questa sofferta decisione”.