Il titolo crolla del 4,21%
di Red
SIENA. “The right time is now” Così comincia l’intervista/video concessa dal direttore generale di MPS, Antonio Vigni, al Financial Times, in cui sottolinea che questo “è il momento giusto perchè abbiamo un quadro più chiaro di Basilea3”, spiegando ai lettori inglesi e internazionali perché, dopo aver dichiarato che in precedenza che l’aumento non fosse necessario, la terza banca italiana sia alla ricerca di nuovi capitali. Vigni sottolinea che si è aperta una “nuova fase” per la banca senese, in cui “migliorare la qualità, ripagare i Tremonti bond, ridurre i costi di finanziamento”. Sulla ricapitalizzazione il direttore generale conferma che “non siamo stati obbligati da nessuno, nemmeno dal governatore di Banca d’Italia, Mario Draghi che in molte occasioni ha sostenuto la necessità di rafforzare la capitalizzazione del sistema bancario: su questo noi siamo d’accordo”. In merito ai dividendi, Vigni sottolinea che “e’ un impegno per tutti gli azionisti, vogliamo perseguire un nuovo ciclo di crescita, con costi ed efficienza sotto controllo, nuovi servizi e potenziare la joint venture con Axa nelle assicurazioni; in futuro la bancassurance, specie nel segmento pensioni, sarà un elemento chiave del nostro piano industriale”.
L’intervista è visibile su www.ft.com. Tuttavia i mercati finanziari non si sono fatti per niente convincere dalle parole di Vigni, e il titolo alle ore 13:20 sta perdendo il 2,46% scendendo a 0,8925 euro. Evidentemente la comunità finanziaria guarda a due eventi cruciali: prima l’assemblea di bilancio del 29 aprile che dovrà confermare l’utile anticipato di quasi 1 miliardo di euro, poi l’approvazione della legge che permetterà alla Cassa Depositi e Prestiti di entrare nel capitale della banca, visti i crescenti timori che la Fondazione non sia in grado di coprire l’aumento per la sua quota pertinente e quindi di scendere sotto il fatidico 51% che le garantisce l’assoluto controllo della banca MPS.