In effetti, il lavoro di mediazione fatto anche dalle Istituzioni negli ultimi 20 giorni, a seguito della procedura di mobilità aperta dall’azienda, ha portato ad un diverso approccio al tavolo regionale dove è stato concordato il contratto di solidarietà per tutti i dipendenti per un anno con la possibilità di proroga per uno successivo.
Questo quanto dichiarato dal segretario della Fim Cisl, Gian Luca Fè:
“Finalmente, quando sembrava che ormai l’unica via possibile fosse la mobilità o la Cigs in deroga, il buon senso ha prevalso; c’è solo il rammarico che la vicenda si sia chiusa con due mesi di ritardo rispetto all’inizio e soprattutto con la definizione di quanto potevamo concordare molto prima, visto che l’azienda ha sempre manifestato la sua disponibilità a trovare una soluzione. Infatti, come segretario della Fim Cisl, non posso che sottolineare come l’oggetto del contendere tra azienda e Fiom Cgil, e cioè il Contratto Nazionale che nulla c’entrava con la vertenza della Trigano, si sia rivelato un nulla di fatto con la dirigenza aziendale, coerente nel mantener fede al rispetto del Contratto stesso quindi rimasto intatto in ogni sua parte.
Certo, non posso non rilevare che le forti pressioni anche nei nostri confronti hanno reso il confronto più complicato ma alla fine sono prevalse le ragioni vere dei lavoratori a vantaggio delle logiche antagonistiche prive di fondamenta.
Con questo accordo, che tra l’altro prevede la proroga del contratto integrativo in essere per tutta la durata della solidarietà, credo che anche le relazioni sindacali in Trigano possano aver avuto una netta inversione di tendenza mentre i lavoratori potranno avere la consapevolezza che gli obiettivi futuri su cui l’azienda potrà rilanciarsi non potranno prescindere dal vedere tutti coinvolti con l’idea che lo scontro fine a se stesso a volte produce confusione, incertezza e nessun risultato”.