Il sindacato chiede la collaborazione delle altre sigli
SIENA. Il Direttivo del Gruppo MPS della Fiba Cisl, riunito a Siena il 14 dicembre 2012, ritiene indispensabile, in considerazione dell’attuale difficile situazione del gruppo stesso, imputabile a scelte strategiche e gestionali dei vertici precedenti, dopo 10 mesi di vertenza, 5 mesi di trattative e 3 giornate di sciopero, affrontare responsabilmente una fase di confronto serrato su tutti gli aspetti del Piano Industriale, ricercando le migliori condizioni possibili per tutti i lavoratori, onde evitare derive unilaterali da parte aziendale che porterebbero a una totale mancanza di tutele .
Il direttivo dà mandato alla segreteria a trattare sulla base di un impianto solidaristico complessivo che tenga conto dei seguenti aspetti fondamentali:
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contenimento del costo complessivo della governance e riduzione sostanziale di sprechi, consulenze, benefit e retribuzioni del top management;
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previsione di garanzie contrattuali e soprattutto occupazionali chiare ed esigibili, sia per i lavoratori oggetto oggi di societarizzazioni, sia per quelli interessati a future cessioni di asset e altre operazioni, come previsto dal Piano Industriale;
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contrattazione degli aspetti relativi alla gestione degli esuberi/ pensionamenti attraverso il fondo di sostegno al reddito, alle misure di contenimento del costo del lavoro finalizzate al mantenimento dei livelli occupazionali, al rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale.
Per questo è importante che la Fiba Cisl attui una comunicazione puntuale sullo stato della trattativa ,anche attraverso capillari assemblee nei luoghi di lavoro.
Il Direttivo richiede inoltre con forza che l’azienda metta in pratica concretamente reali e convincenti azioni di rilancio del gruppo MPS per avviare quella fase di recupero di competitività di cui lo stesso ha assolutamente bisogno, onde evitare che ogni sforzo e sacrificio da parte dei lavoratori venga così vanificato.
Infine il Direttivo ritiene improcrastinabile avviare con le altre OOSS tutte le azioni possibili e previste dalle norme per chiamare alle proprie responsabilità gli Amministratori precedenti dell’Azienda. Nella consapevolezza delle difficoltà derivanti dall’attuale quadro legislativo, per la messa in atto di tali iniziative come azionisti/dipendenti, si chiede con forza, a chi oggi detiene la rappresentanza legale dell’azienda, di attivarsi in tal senso. Non è ammissibile infatti chiedere sacrifici ai lavoratori senza far pagare gli errori a chi ha prodotto tali danni economici e d’immagine.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’.
La segreteria Fiba Cisl