Non piace la definizione di sindaco e vicesindaco sulla protesta
Definire “una strumentalizzazione grottesca” la manifestazione di massa di venerdì scorso per “Liberare Siena” è, a nostro avviso, un atto di “superbia istituzionale e miopia politica” che esula, consapevolmente, dalla storia e dal momento difficile che stiamo vivendo. Infatti, la partecipazione di moltissime persone di una società civile, che è stanca delle continue mistificazioni della realtà che non si ha il coraggio di accettare, non solo è stata una “protesta pacifica e autodeterminata” ma ha rappresentato una “scossa” per la città e per l’intera provincia: siamo convinti che i senesi hanno ancora la forza di reagire.
Mettere a nudo i disagi, i malcontenti, le cose non fatte o quelle fatte male, è voler vedere qualcosa di diverso e stimolare le coscienze affinché si possa ancora decidere, determinare in modo da far comprendere che ci devono e ci possono essere altre opportunità oltre quelle di un passato non certo glorioso. Se “le colpe o le responsabilità dei padri non possono ricadere sui figli”, questo vale se “i figli” si rendono conto del problema e ne mutano il verso, il percorso, cambiando strategie e comportamenti.
Fosse solamente per questo, se i manifestanti hanno qualche diritto e lo rivendicano, compiono un atto legittimo, avvalorato da un’imposizione tributaria locale tale che vede Siena in testa alle classifiche provinciali.Il metodo Renzi, alternante in continui mutamenti di decisioni, previsioni e proclami non deve giocare un ruolo importante per la vita di quanti stanno soffrendo in un sistema politico che sembra, ancor più, distante dai cittadini e dalle loro necessita’.Anche se non possiamo e vogliamo dimenticare il passato, occorre andare avanti, tenendo conto che una buona parte del paese vuole risposte e non domandeAbbiamo da poco passato la ricorrenza significativa della caduta del Muro di Berlino:un sistema che certo non ha portato buoni frutti e che ha determinato posizioni negative per essere poi sconfitto dalla storia con un significativo riscatto del quale possiamo essere fieri.
Per noi è il caso di andare oltre, di pensare a non nascondersi dietro la forza dei numeri ma di riconoscere le minoranze, critiche e “battagliere”, come un valore aggiunto che non può né deve essere trascurato.
Rita Fiorini – Coordinamento Provinciale – Forza Italia Siena