SIENA. Da Forza Italia Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Le misure del contenimento da COVID 19, hanno come sappiamo tutti, portato alla chiusura di quelle attività non ritenute essenziali. I negozi di abbigliamento e scarpe hanno perso il 90% delle vendite nel solo mese di marzo ed il 40% su base annua. Alberghi, attività recettive ed agenzie di viaggio dichiarano già una perdita del 90%. La bottega di alimentari sotto casa ottiene il 50% in più, il fruttivendolo il 90% in più. L’obiettivo di evitare i contagi sta costringendo tutti noi a cambiare le nostre abitudini e le misure restrittive dei vari decreti ci hanno portati a modificare le modalità di acquisto, spesso rivolgendoci anche, in misura importante, all’acquisto online che andrebbe normato e regolarizzato anche dal punto di vista fiscale.
Se da una parte i negozi di vicinato, il macellaio ed il fruttivendolo stanno riconquistando un ruolo fondamentale nella vita dei consumatori, riacquistando la loro fiducia, c’è dall’altra parte un impressionante allarme economico per il commercio, i pubblici esercizi, le attività turistiche e di servizi alla persona. Il comparto dei negozi di prodotti non essenziali è chiuso dallo scorso 11 marzo e questo “mondo” sta subendo perdite pesantissime, sopra l’80%. I negozi che vendono prodotti alimentari si sono organizzati con consegne a domicilio e questo ha permesso loro di incrementare le vendite, nonostante il momento negativo i negozianti hanno dimostrato spirito di iniziativa ed avviato interventi operativi. E di tutto questo lavoro che i negozi di vicinato hanno fatto in questo periodo difficile, dovremmo ricordarcene anche quando, si spera in tempi brevi, l’emergenza sanitaria finirà.
Per tutti gli esercizi commerciali e per tutti gli operatori di quei settori che non hanno potuto essere operativi ed hanno avuto ed avranno ingenti danni economici, chiediamo al Governo Conte un intervento vero, con aiuti concreti ed in maniera immediata senza intrighi burocratici facendo chiarezza, sulle modalità con cui ottenere i 600 euro, sulle istruzioni utili per attivare immediatamente la Cassa integrazione per i dipendenti ed infine garantendo uno Stop al pagamento delle tasse più lungo possibile. Chiediamo in estrema sintesi aiuti immediati per le categorie i cui incassi (spesso unica loro fonte di reddito), sono stati pari a zero. Adesso serve la certezza di ottenere in brevissimo tempo liquidità. Ogni bandone che non si rialzerà più in ogni piccola o grande città della nostra provincia, sarà una sconfitta per tutta la nostra Società. Nessuno dovrà restare indietro. Siamo l’Italia, ed insieme dovremo rialzarci più forti di prima. I veri Negozi, quelli della “porta accanto”, devono continuare a vivere.”