"Ma cosa si festeggia? Sembra quasi una burla"
SINALUNGA.
L’articolo 1della nostra Costituzione recita “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” , una frase che un consigliere regionale non può dimenticare durante il suo operato. Il nostro Paese vive dal 2008 una crisi profonda che colpisce tutti i cittadini ma in particolare le donne e i giovani.
Le politiche della Regione messe fino ad oggi in atto sono state varie, dalla gestione dei tavoli di crisi, 73 tavoli con circa 18 mila lavoratori coinvolti alla gestione delle autorizzazioni per la cassa integrazione in deroga al microcredito,ma ancora non sufficienti.
E’ necessario rivedere il progetto Giovani Si’ , in modo che possa essere requisito necessario per assunzioni future nelle aziende dove il giovane lo ha svolto. La sensazione di precariato, di assenza di prospettiva futura deve essere limitata nel tempo.
Occorre incentivare corsi di formazione di attività che oggi stanno sparendo dal panorama lavorativo, incentivando soprattutto i giovani, le donne e coloro che usufruiscono di ammortizzatori sociali, in modo che i “ vecchi mestieri” possano trovare nuova linfa.
Sarebbe opportuno valorizzare le piccole aziende aventi una lunga tradizione familiare, perché c’è un maggiore coinvolgimento emotivo da parte del legale rappresentante che considera l’azienda una “ sua creatura” e che oggi affronta notevoli sacrifici per riuscire a retribuire i lavoratori che considera come la sua famiglia.
Bisogna incentivare la rete tra le imprese con attività similari o in filiera, sulla scia del nostro buon esempio provinciale Impresando , perché solo facendo squadra si può essere più forti e si possono affrontare le mille difficoltà burocratiche con cui le aziende e i lavoratori si confrontano ogni giorno. Non semplificazione ma snellimento della burocrazia!
Stimolare con maggiori agevolazioni fiscali la nascita di PMI o di aziende agricole a conduzione femminile, le donne oggi sono coloro su cui la crisi ha avuto le maggiori ripercussioni e non sono stati sufficienti le proposte e gli appelli, non ultimo quello di Papa Francesco. Si riparte dalla terra e dall’entusiasmo e senso pratico che in particolare le donne mettono nelle attività che svolgono.
Sono state proposte tante ricette per uscire dalla crisi per ridare con il lavoro dignità all’uomo, ma solo dal confronto con gli operatori possiamo individuare le migliori soluzioni.
Rossella Cottone