SIENA. Da Fratelli d’Italia Siena, Coordinamento Comunale e Provinciale, riceviamo e pubblichiamo.
Sul tema del futuro della Banca Monte dei Paschi, il Coordinamento comunale e provinciale del partito hanno stilato un documento che verrà trasmesso al presidente nazionale Giorgia Meloni e alla direzione nazionale del partito.
“Non nascondiamo il nostro sconcerto per la ridda di ipotesi, di commenti e di illazioni che da qualche tempo si è scatenata attorno al destino di Banca MPS, la secolare Istituzione da secoli legata alla nostra Città.
Registriamo con grande preoccupazione il rinnovato interesse del Pd per Banca Monte dei Paschi: è proprio vero che l’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Dopo aver causato la rovina della Banca e della Fondazione (e quindi della Città) anteponendo costantemente gli interessi di parte a quelli della Comunità Senese, oggi il Pd invia il suo più autorevole esponente economico, eletto peraltro a Siena (e qui il cerchio si chiude) a ricoprire il ruolo di Presidente di Unicredit, secondo gruppo bancario italiano, allo scopo dichiarato di incorporare Banca MPS, oggi proprietà dello Stato Italiano col Tesoro che ne detiene il 64% delle azioni.
La incorporazione di Banca MPS in Unicredit sarebbe a detta di lor signori inevitabile in quanto entro l’Aprile 2021, per le regole europee, il Tesoro deve uscire dall’azionariato e riconsegnare la Banca al mercato.
Non intendiamo addentrarci in considerazioni tecniche, incomprensibili per i Cittadini, ma siamo sicuramente chiamati a dare un giudizio politico a questa operazione: il nostro giudizio è di ferma contrarietà.
Siamo fermamente contrari a questa operazione sciagurata che da un lato metterebbe in crisi Unicredit (non per niente l’Amministratore Delegato Mustier ha rimesso il suo mandato) che di per sé cova 5-6000 esuberi, e dall’altro significherebbe la fine di Banca MPS, con ulteriori migliaia di licenziamenti che andrebbero interessare moltissimi nostri concittadini. Questo scenario di “tempesta perfetta” è completato dalle grandi manovre in corso per far sì che la Fondazione arrivi ad una transazione per i procedimenti giudiziari di responsabilità in corso accettando azioni del nuovo soggetto bancario in cambio del ritiro dell’azione giudiziaria.
Non ci rassegniamo assolutamente a questo scenario e cercheremo di scongiurarlo in tutte le sedi possibili.
Crediamo sia possibile un altro scenario: Banca MPS deve restare pubblica, finché non sia individuata una soluzione che tuteli seriamente l’occupazione, che mantenga la Direzione Generale a Siena, e che porti alla Fondazione MPS denaro fresco da impiegare a vantaggio della Comunità Senese , e non certo azioni che al primo aumento di capitale diventerebbero carta straccia.
Siamo consapevoli che le regole europee vanno verso la concentrazione bancaria e quindi ipotesi pur suggestive e valide come quella della “banca regionale” siano al momento difficilmente praticabili, ma sappiamo anche che il brand “Monte dei Paschi” ha un suo importante valore a livello internazionale, che si moltiplica grazie alla sua immedesimazione con la Città di Siena.
Infine ravvisiamo la necessità che la Città prenda piena consapevolezza di quanto sta accadendo, pertanto sosteniamo la richiesta di un Consiglio Comunale straordinario monografico sulle sorti di Banca Monte dei Paschi; un consiglio aperto dove ascoltare non solo le posizioni delle forze politiche, ma anche la voce di quelle Associazioni, come il Buongoverno e l’Associazione Piccoli Azionisti che in questi anni hanno tenuta alta l’attenzione su questo tema e sviluppato importanti iniziative giudiziarie.
Auspichiamo l’unità delle forze politiche sul tema, per dare maggiore forza alla azione dell’Amministrazione nel cercare di stimolare il Governo a ricercare soluzioni che non mortifichino Siena e la Toscana”.