Il senatore La Pietra giudica l'azione "inaccettabile"
ROMA. “Come sua consuetudine il Pd sta cercando di scaricare i costi dell’operazione di salvataggio del Monte dei Paschi sui contribuenti. Un comportamento inaccettabile da parte di chi ha grandi responsabilità nel tracollo di MPS e oggi invoca azioni riparatorie a spese dei cittadini. La storia non si cambia e il declino dell’istituto di credito senese è diventato storia”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra.
“E’ necessario che il governo chieda e ottenga dall’Unione Europa un allungamento dei tempi della presenza dello Stato in MPS, continua La Pietra. Una proroga indispensabile per trovare una via d’uscita che salvi tutto il salvabile senza ricorrere ad operazioni di svendita a carico dei cittadini. Per questo Fratelli d’Italia, confermando di essere una forza politica responsabile e attenta, attraverso i suoi europarlamentari ha depositato alla Commissione europea la richiesta ufficiale di proroga della scadenza per la privatizzazione. A sua volta, bisogna garantire la massima trasparenza e per questo la trattativa con Unicredit per la privatizzazione deve essere portata all’attenzione del Parlamento per una valutazione priva di filtri o tardiva. Capisco l’imbarazzo di una certa sinistra che ha legami discutibili con il mondo della finanza, ma è il Parlamento l’unica sede possibile in cui affrontare una questione di rilevanza pubblica”. “E il presidente della Regione Giani, che improvvisamente si è svegliato dal torpore, non creda così di illudere i cittadini toscani. Si sbaglia di grosso. Fino a oggi cosa ha fatto? Cosa ha detto? Quale atteggiamento ha assunto per affermare il ruolo centrale della Toscana in tutta la vicenda? Nulla, zero assoluto. Credo sia opportuno che continui a rimanere in silenzio per non aumentare il già eccessivo uso politico che negli ultimi anni è stato fatto della banca di Siena. Capisco l’apprensione per le elezioni suppletive della Camera e che si debba ricorrere agli ultimi sussulti per non far fare una figuraccia al segretario del Pd, ma è inaccettabile e incomprensibile che tutto sia fatto alle spalle dei toscani e frugando nelle tasche dei contribuenti. Quello che è certo è che il MPS e la città di Siena sono indissolubili, così come la tutela dei lavoratori e la centralità e la storicità dell’istituto nel mondo bancario”, conclude il senatore di FdI.