Botta e risposta all'interno del Pd nelle ultime ore che precedono le primarie

SIENA. “Alle elezioni primarie del Pd Alberto Monaci e la sua associazione Confronti sosterranno Bruno Valentini. Niente di nuovo sotto il sole. Ognuno ha il diritto di sostenere chi vuole e se Bruno ha deciso di raccogliere l’appoggio della famiglia Monaci sono affari suoi. Io credo però che Siena non voglia avere più niente a che fare con chi ha provocato, per ragioni personali e di potere, il commissariamento della città e con chi da trenta anni, passando di poltrona in poltrona, è stato fautore e autore di troppe scelte sbagliate”. Con queste parole Valentina Farnetani, portavoce di Alessandro Mugnaioli, interviene in merito alla presa di posizione dell’associazione Confronti.
“Se Bruno Valentini – continua Farnetani – fosse davvero ‘il nuovo che avanza’ e renziano doc allora sarebbe il primo a chiedere la rottamazione della vecchia politica e delle vecchie logiche che stanno dietro ad Alberto e Alfredo Monaci. Invece per “un pugno di voti”, Bruno Valentini sceglie la strada opposta confermando ciò che ho sempre pensato e detto: lui per primo rappresenta la politica del passato. Una politica fatta di cementificazione, di esternalizzazioni dei servizi comunali; di commercializzazione della cultura in chiave ‘carnevalesca’; di ‘io’ piuttosto che di ‘noi’”.
“Se diventasse sindaco, Valentini sarebbe al terzo mandato come primo cittadino, rischiando di entrare nel guinnes dei primati tra gli amministratori di professione. Valentini non è il nuovo che avanza e soprattutto, come dimostrano le sue dichiarazioni, antepone la piazza della protesta al futuro della città. Ho scelto di sostenere Alessandro Mugnaioli perché Siena ha bisogno di serenità e di ritrovare fiducia in sé stessa e sono convinta che sia l’unico ad avere quello stile, quel piglio e quelle capacità necessarie per unire tutto il Pd e il centrosinistra attorno a un progetto credibile e concreto per il futuro. Alessandro, grazie anche al suo lavoro che lo porta in giro per il mondo, ha una visione aperta e internazionale della città e può davvero essere il sindaco giusto per aprire le porte del Palazzo comunale al rinnovamento, alla competenza ed a energie nuove. Io sto con Alessandro Mugnaioli perché non aspira ad essere l’uomo solo al comando, ma un amministratore al servizio di tutti, nell’interesse di Siena, con idee scritte con e per i cittadini”.
“Io non ho accordi con nessun “gruppo” perchè i voti li chiedo direttamente ai cittadini e li chiedo per il PD. Dopo le tante divisioni patite dal PD senese, è chiaro che per le elezioni del 26 maggio avremo bisogno del sostegno di tanta gente per cercare di vincere col 51% al primo turno, per evitare di consegnare la città ad Eugenio Neri, sostenuto da un cartello elettorale di cui l’azionista di maggioranza è il PDL di Verdini, il sodale di tante operazioni di potere indagate dalla Magistratura. Per quanto riguarda le infantili accuse rivolte alla mia politica amministrativa, rispondo in modo netto. Se cementificazione c’è stata, questa piuttosto è stata la politica seguita negli ultimi anni dal Comune di Siena, che ha riempito ogni spazio possibile nella città, basta guardare i casi di Colonna San Marco, di viale Sclavo, della Stazione, di via Massetana Romana, di viale Sardegna, di viale Toselli nonchè della perla delle nuove villette addossate a Palazzo Diavoli”. Pronta la replica del candidato Bruno Valentini, non solo alla Farnetani ma a numerose “accuse” giunte nelle ultime ore ad inasprire il dialogo politico e la contesa interna al Pd, all’alba delle primarie.
“L’ultimo piano urbanistico approvato a cavallo fra le giunte Cenni e Ceccuzzi prevede un enorme incremento di un milione e duecentomila metri cubi di edilizia abitativa, di cui il 60% di nuove costruzioni. Inoltre, Monteriggioni non è affatto il Comune che è cresciuto di più fra quelli confinanti con Siena e negli ultimi 5 anni i volumi costruiti sono meno di quelli demoliti applicando la cosiddetta “dottrina Renzi”, cioè crescita a volumi zero. Infine, molte delle nuove costruzioni sono state finalizzate ad accogliere nuove imprese garantendo nuova occupazione, tant’è che Monteriggioni è il Comune con il più basso tasso di disoccupazione della provincia di Siena, in particolare per il lavoro femmminile. Non ho esternalizzato nessun nuovo servizio, perchè l’unico servizio comunale gestito da cooperative sono gli asili nido che sono stati affidati all’esterno dal precedente sindaco Paolo Casprini. Il servizio funziona molto bene, senza famiglie in lista d’attesa, con tariffe contenute e con un equo trattamento delle lavoratrici. L’economicità dei costi di funzionamento del Comune permette di non tagliare il salario accessorio ai dipendenti comunali e di tenere basse le tasse. Per quanto riguarda la presunta commercializzazione della cultura in chiave carnevalesca, non capisco bene a cosa si riferisca. Anche se è evidente che niente è paragonabile alla bellezza ed all’unicità del Palio, perchè si vogliono denigrare le manifestazioni culturali fatte con passione dalle comunità vicine a Siena, che certo non pretendono di competere col Palio? Si tratta comunque di eventi importanti, come la Festa Medievale di Monteriggioni, che pur costando 200mila euro viene interamente pagata dai 20mila visitatori senza intaccare il bilancio comunale, mentre tante altre manifestazioni sono a rischio perché i contributi pubblici vanno finendo”.
“Se Bruno Valentini – continua Farnetani – fosse davvero ‘il nuovo che avanza’ e renziano doc allora sarebbe il primo a chiedere la rottamazione della vecchia politica e delle vecchie logiche che stanno dietro ad Alberto e Alfredo Monaci. Invece per “un pugno di voti”, Bruno Valentini sceglie la strada opposta confermando ciò che ho sempre pensato e detto: lui per primo rappresenta la politica del passato. Una politica fatta di cementificazione, di esternalizzazioni dei servizi comunali; di commercializzazione della cultura in chiave ‘carnevalesca’; di ‘io’ piuttosto che di ‘noi’”.
“Se diventasse sindaco, Valentini sarebbe al terzo mandato come primo cittadino, rischiando di entrare nel guinnes dei primati tra gli amministratori di professione. Valentini non è il nuovo che avanza e soprattutto, come dimostrano le sue dichiarazioni, antepone la piazza della protesta al futuro della città. Ho scelto di sostenere Alessandro Mugnaioli perché Siena ha bisogno di serenità e di ritrovare fiducia in sé stessa e sono convinta che sia l’unico ad avere quello stile, quel piglio e quelle capacità necessarie per unire tutto il Pd e il centrosinistra attorno a un progetto credibile e concreto per il futuro. Alessandro, grazie anche al suo lavoro che lo porta in giro per il mondo, ha una visione aperta e internazionale della città e può davvero essere il sindaco giusto per aprire le porte del Palazzo comunale al rinnovamento, alla competenza ed a energie nuove. Io sto con Alessandro Mugnaioli perché non aspira ad essere l’uomo solo al comando, ma un amministratore al servizio di tutti, nell’interesse di Siena, con idee scritte con e per i cittadini”.
“Io non ho accordi con nessun “gruppo” perchè i voti li chiedo direttamente ai cittadini e li chiedo per il PD. Dopo le tante divisioni patite dal PD senese, è chiaro che per le elezioni del 26 maggio avremo bisogno del sostegno di tanta gente per cercare di vincere col 51% al primo turno, per evitare di consegnare la città ad Eugenio Neri, sostenuto da un cartello elettorale di cui l’azionista di maggioranza è il PDL di Verdini, il sodale di tante operazioni di potere indagate dalla Magistratura. Per quanto riguarda le infantili accuse rivolte alla mia politica amministrativa, rispondo in modo netto. Se cementificazione c’è stata, questa piuttosto è stata la politica seguita negli ultimi anni dal Comune di Siena, che ha riempito ogni spazio possibile nella città, basta guardare i casi di Colonna San Marco, di viale Sclavo, della Stazione, di via Massetana Romana, di viale Sardegna, di viale Toselli nonchè della perla delle nuove villette addossate a Palazzo Diavoli”. Pronta la replica del candidato Bruno Valentini, non solo alla Farnetani ma a numerose “accuse” giunte nelle ultime ore ad inasprire il dialogo politico e la contesa interna al Pd, all’alba delle primarie.
“L’ultimo piano urbanistico approvato a cavallo fra le giunte Cenni e Ceccuzzi prevede un enorme incremento di un milione e duecentomila metri cubi di edilizia abitativa, di cui il 60% di nuove costruzioni. Inoltre, Monteriggioni non è affatto il Comune che è cresciuto di più fra quelli confinanti con Siena e negli ultimi 5 anni i volumi costruiti sono meno di quelli demoliti applicando la cosiddetta “dottrina Renzi”, cioè crescita a volumi zero. Infine, molte delle nuove costruzioni sono state finalizzate ad accogliere nuove imprese garantendo nuova occupazione, tant’è che Monteriggioni è il Comune con il più basso tasso di disoccupazione della provincia di Siena, in particolare per il lavoro femmminile. Non ho esternalizzato nessun nuovo servizio, perchè l’unico servizio comunale gestito da cooperative sono gli asili nido che sono stati affidati all’esterno dal precedente sindaco Paolo Casprini. Il servizio funziona molto bene, senza famiglie in lista d’attesa, con tariffe contenute e con un equo trattamento delle lavoratrici. L’economicità dei costi di funzionamento del Comune permette di non tagliare il salario accessorio ai dipendenti comunali e di tenere basse le tasse. Per quanto riguarda la presunta commercializzazione della cultura in chiave carnevalesca, non capisco bene a cosa si riferisca. Anche se è evidente che niente è paragonabile alla bellezza ed all’unicità del Palio, perchè si vogliono denigrare le manifestazioni culturali fatte con passione dalle comunità vicine a Siena, che certo non pretendono di competere col Palio? Si tratta comunque di eventi importanti, come la Festa Medievale di Monteriggioni, che pur costando 200mila euro viene interamente pagata dai 20mila visitatori senza intaccare il bilancio comunale, mentre tante altre manifestazioni sono a rischio perché i contributi pubblici vanno finendo”.