"...e chi è capace di assumersi delle responsabilità"

I sette consiglieri comunali della coalizione “del 48 per cento” (Cortonesi, Bianchini, Falorni, Corsi, Staderini, Neri e Giordano) avevano sottoscritto e depositato, in data 27 novembre 2013, una richiesta di consiglio comunale straordinario per procedere ad un aggiornamento dell’atto di indirizzo per la salvaguardia della Fondazione MPS, chiedendo anche di invitare la presidente della Fondazione. Questo, naturalmente, in vista dell’assemblea della Banca MPS convocata per il 27 dicembre 2013, con all’ordine del giorno un aumento di capitale da 3 miliardi di euro da realizzare nel gennaio 2014. Un atto, questo, al quale la Fondazione MPS non è pronta, come dichiarato dalla presidente Antonella Mansi, un atto che rischierebbe di “azzerare” la Fondazione stessa. La Fondazione ha dunque chiesto di cambiare l’ordine del giorno dell’assemblea della Banca, per avere alcuni mesi in più per l’aumento di capitale, ed avere quindi il tempo di diluire in maniera più conveniente la propria quota di partecipazione. Ma il presidente della Banca MPS, Profumo, ha manifestato l’intenzione di voler tirare dritto.
In una situazione tanto delicata, e così gravemente conflittuale, i sette consiglieri comunali citati avevano anche diramato un comunicato stampa per “svegliare” la città affinché prendesse posizione. Se i sindacati, le associazioni di categoria, gli enti, i singoli cittadini non si esprimono prima del 27 dicembre, era questo il senso del comunicato, sarà inutile che lo facciano dopo. Finora la città ha continuato a starsene silente, salvo un condivisibile e prudente comunicato di “Siena Cambia”.
In questo quadro, si sono sviluppati i contatti fra i gruppi consiliari, con i sette proponenti che hanno da subito manifestato la disponibilità, se necessario, a rinunciare alla convocazione del consiglio comunale straordinario, pur di addivenire ad un documento condiviso, che desse forza alla Fondazione nell’assemblea del 27 dicembre e fosse in grado di tutelare con equilibrio gli interessi anche della Banca e della città tutta.
I capigruppo consiliari hanno quindi, all’unanimità e per scritto, condiviso la volontà di trattare l’argomento citato in occasione della prossima seduta ordinaria del consiglio comunale, prevista per giovedì 19 dicembre 2013. La discussione avrà luogo subito dopo il tempo dedicato alle interrogazioni.
Frattanto, la presidente della Fondazione, Antonella Mansi, ha accettato di incontrare nuovamente i capigruppo consiliari del Comune di Siena, incontro che avverrà venerdì 13 dicembre 2013 alle ore 17.
Parallelamente, sono andati avanti i contatti fra le forze politiche presenti in consiglio comunale. I sette consiglieri della coalizione del “48 per cento” hanno chiarito, prima di tutto al PD, l’importanza di addivenire a un documento unitario, per non presentare l’immagine di un consiglio lacerato e diviso, in un momento, purtroppo storico, in cui la città ha bisogno di una forte e concorde volontà. A tal fine i sette consiglieri avevano fornito ai capigruppo di maggioranza uno schema con i punti ritenuti importanti da condividere, attendendo le risposte, prima di tutto del PD, per proseguire un confronto costruttivo e non pregiudiziale.
Nella giornata del 10 dicembre 2013 è arrivata la risposta del PD, sotto forma di una propria mozione, firmata solo dal capogruppo Carolina Persi, con un testo lunghissimo e assolutamente non concordato con nessuna delle altre forze politiche consiliari, nemmeno con gli altri gruppi di maggioranza, che finora non hanno firmato tale documento.
A questo punto, i sette consiglieri di minoranza (Luciano Cortonesi, Massimo Bianchini, Marco Falorni, Andrea Corsi, Pietro Staderini, Eugenio Neri, Giuseppe Giordano) hanno presentato una loro mozione, che è stata subito condivisa e firmata anche dal consigliere Enrico Tucci. Sono otto, dunque, le firme che al momento stanno in calce alla mozione di minoranza, ma i firmatari ribadiscono che il documento è aperto alla sottoscrizione di qualsiasi altra forza politica, di minoranza o di maggioranza, e si riservano la possibilità di valutare ed eventualmente accettare degli emendamenti, con la disponibilità addirittura a ritirare la mozione stessa, se ciò preludesse ad un documento unitario, votabile da parte di tutto il consiglio.
Questi sono i fatti così come si sono svolti finora. A questo punto, sarebbe veramente necessario che il sindaco Bruno Valentini prendesse in mano la situazione e si dimostrasse autentica guida del consiglio comunale e sindaco di tutti i senesi, proponendo i giusti punti di mediazione. Ci riuscirà? Vorrà farlo fino in fondo, correndo anche dei rischi politici, se necessario? Saprà forzare la mano anche a parte della sua maggioranza, se ciò fosse richiesto dall’interesse generale della comunità senese? Fra l’altro Valentini è un renziano della prima ora, e dovrebbe essere uscito rafforzato dalla vittoria di Renzi. I prossimi giorni ci diranno molto sulla statura politica dell’attuale sindaco.
Marco Falorni – Impegno per Siena
Qui di seguito, intanto, pubblichiamo integralmente il testo “provvisorio” della mozione di minoranza.
“Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta del 29.10.2013, ha approvato, a maggioranza, la mozione presentata dal consigliere Simone Vigni sull’atto d’indirizzo per la salvaguardia della Fondazione MPS, nel rispetto dell’art. 4 comma 3 dello Statuto del Comune di Siena,
Preso atto della decisione della Banca MPS (delibera del CDA del 26.11.2013) di convocare un’assemblea straordinaria dei soci, per il giorno 27.12.2013, nella quale sottoporre all’approvazione un aumento di capitale di €miliardi 3, da rendere operativo tra gennaio e marzo 2014.
Ritenendo che tale atto modifica in maniera significativa lo scenario in cui è stata discussa e deliberata la mozione richiamata sopra.
Il Consiglio Comunale ha ritenuto necessario rivedere gli indirizzi politici a suo tempo approvati
Tutto ciò premesso
il Consiglio Comunale di Siena
affida il mandato al Sindaco di:
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trasmettere il verbale della presente seduta consiliare, per la parte afferente a questo atto, a tutti i componenti della Deputazione Generale ed a quelli della Deputazione Amministratrice della Fondazione MPS;
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partecipare alla Fondazione MPS il sostegno della città nelle iniziative già intraprese di salvataggio del proprio patrimonio;
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invitare la Fondazione MPS a ricercare, comunque, un dialogo costruttivo con la Banca, affinché si raggiungano soluzioni condivise che possano portare vantaggi in termini economici per entrambi gli enti;
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manifestare alla Fondazione la necessità di porre in essere tutte le azioni possibili affinché i nuovi assetti proprietari della conferitaria siano prevedibili e coordinati nel rispetto della valorizzazione del territorio;
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manifestare alla Fondazione MPS, quale socio di maggioranza, la richiesta di non porre in secondo piano, nelle strategie aziendali della Banca, la salvaguardia degli interessi della comunità senese, il mantenimento dei livelli occupazionali, il mantenimento della Direzione Generale della Banca MPS a Siena, nonché lo storico legame del Monte dei Paschi con la città di Siena”.