L'ex presidente di Mps critica l'Europa sul tema banche
ROMA. Alessandro Falciai parlando di Banca Mps, di cui è stato presidente tra il 2016 e il 2017, ha dichiarato: “Un’aggregazione è uno strumento per pensare all’exit. Ma se le regole diventeranno più lasche lo Stato potrebbe restare. Vediamo come va a finire in Germania, che farà lo Stato nella fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank; “magari ci mettiamo in scia”.
“La sentenza del tribunale Ue è una notizia di rilievo perché mette per la prima volta in discussione non una decisione, ma la linea di condotta dell’Antitrust, soprattutto nei confronti dell’Italia, che sicuramente ha creato effettivamente problemi, da Tercas in poi, e di fatto ha messo in ombra uno strumento italiano, privato, finanziato dal sistema bancario e già usato per crisi molto localizzate, il Fondo interbancario di tutela dei depositi”.
Falciai critica quella che è stata una delle richieste più rigide per Mps: sottostare agli stress test. “Fu come far correre la maratona a un convalescente – afferma -. Oggi alla Vigilanza Bce c’è Andrea Enria, che quando era all’Eba fu molto severo con i criteri degli stress test. Eppure Mps li superò, tranne che nello scenario estremo. Fu obbligata a pubblicare il risultato e ciò ne minò la credibilità. Con una banca tedesca non sarebbe successo”.
“Dobbiamo imparare dai tedeschi, che sono riusciti a tenere fuori dalla Vigilanza Unica Bce le Landesbank. Noi avremmo potuto muoverci per tenere fuori le Casse di risparmio e le Popolari ma anche lì eravamo deboli. Ora il governo tedesco penso sia in primo piano coinvolto sul dossier Deutsche Bank e Commerzbank, due realtà importanti e non proprio floride come solidità. Ricordo che a ogni fusione italiana proposta in Bce la risposta era: ‘Sì, ma dovete fare un aumento di capitale’. Sono curioso di vedere adesso. Vestager è stata molto rigida ma è a fine mandato e credo ciò non sia indifferente sul timing dell’operazione. Ma soprattutto: i tedeschi rispetteranno i requisiti di capitale? Chi vi farà fronte? Che farà lo Stato, socio di Commerz? Seguirà un eventuale aumento?”, si chiede Falciai.