Ultima ora: i sindacati annullano lo sciopero del 2 aprile
di Red – Foto di Corrado De Serio
SIENA. Tutti spariti. A difendere il fortino della banca hanno lasciato solo l’unico nome nuovo che avevano da spendere: Fabrizio Viola. La dignità di Piero Strozzi e Biagio di Montluc non fanno parte, evidentemente, del bagaglio culturale di certi senesi. Quasi affannosamente, il nuovo direttore generale ha tentato di spiegare, di offrire cifre, dati e considerazioni.
Antonio Vigni aveva lasciato la nave per tempo, all’ultimo scalo disponibile. Giuseppe Mussari è sceso per primo nell’ora dell’inchino mortale, e si trova lontano nella salvifica Roma. Gabriello Mancini dice che sta alla Fondazione, e che ha i problemi suoi, il sindaco di Siena e il presidente della Provincia, così lesti a congratularsi quando si poteva, non trovano parole adesso per comunicare qualcosa. La Cgil non ha nemmeno un palco per fare un comizio, e l’ironia conferma l’assurdità del momento: come il bambino che ruba la marmellata, ma il vasetto è vuoto e tutti guardano lui. Tacere sperando di passare inosservati?
Ecco lo show del Direttore Generale. Intanto conferma che il deficit Eba ora assomma a 2,2 miliardi di euro, ma il mercato va giù. Afferma che per la riduzione del deficit Eba verranno trattenuti anche i dividendi 2012, e le vendite a Piazza Affari continuano. Ricorda che “Nel 2012 possiamo emettere piu’ obbligazioni di quelle che scadono”. Tale raccolta diretta “servirà per sostituire nel medio termine l’interbancario”. Che entro il 30 giugno 2013 si potranno rimborsare i Tremonti bond. Ammette che la nota dolente del 2011 è la drastica riduzione delle commissioni.
E, anche per effetto di un quadro generale di peggioramento dovuto alle negative notizie sulla Spagna e all’ammissione del ministro Passera che l’Italia è in recessione e la manovra economica del governo impoverisce gli italiani senza aver creato le basi di una ripresa, il titolo MPS non frena la corsa al ribasso, chiudendo le contrattazioni con -10,97%, riportandosi verso il valore minimo del covenant a 0,30 euro. Annusando la situazione, sembra che ci si stia rendendo conto che sarà un’impresa clamorosa salvare perfino il baluardo del 35% della Fondazione nell’azionariato Monte dei Paschi.
La prima mossa di Alessandro Profumo, nuovo presidente a inizio maggio, potrebbe essere quella di presentare, a Mancini e Ceccuzzi, nuovi soci che certifichino la trasmigrazione della testa operativa da Rocca Salimbeni verso lidi romani e che investiranno un paio di miliardi per ottenere il controllo di una attività che ne vale almeno sei volte di più. La battuta finale di Viola è stata: “Sono moderatamente fiducioso che il quarto trimestre possa essere stato il punto di minimo da cui riprendersi ma per poter realizzare dei risultati di soddisfazione per tutti ci vorrà molto lavoro”.
Intanto il nuovo piano industriale verrà preparato nel mese di maggio, per permettere al nuovo CdA di approvarlo e presentarlo all’Eba prima della scadenza tecnica del 30 giugno. Che rimane nei termini espressi dall’ente europeo lo scorso ottobre, visto che il Direttore Generale afferma di non aver notizia di revisione del piano e della quantità di “cuscinetto” a Bruxelles, viste le migliorate condizioni finanziarie generali sul debito pubblico italiano. Viola ha dovuto, con decisione, negare che indicazioni negative siano arrivate dalla Banca d’Italia, che recentemente ha espresso dubbi sulla validità delle azioni svolte dalla banca per evitare l’aumento di capitale.
Un ultima considerazione di Fabrizio Viola che manda un messaggio conciliante ai sindacati della banca in vista della delicata trattativa sul taglio del costo del personale: “c’è il mio impegno a salvaguardare l’occupazione”, prima di sedersi, ancora una volta da solo, al tavolo del negoziato nella giornata odierna e confermare i sacrifici chiesti a tutti.
Qualcuno oserà parlargli di liquidazioni milionarie agli amministratori uscenti?
Ultima ora
I sindacati bloccano lo sciopero. Di seguito il testo del comunicato della Rsa
“In data odierna si è svolto il programmato incontro fra le scriventi OO.SS. ed il Direttore Generale, alla presenza del Vice Direttore Generale Vicario, Fabrizio Rossi. Il Direttore Generale, in premessa, ha ufficializzato la volontà dell’Azienda di togliere dal tavolo del confronto il tema dei licenziamenti collettivi, modificando nella sostanza l’entità della manovra, sulla cui base sono state proclamate le azioni di sciopero.
Il Direttore Generale ha altresì condiviso l’impostazione sindacale relativa alla non immediata apertura della procedura ex articolo 18 CCNL, rendendo così possibile l’inizio di un approfondimento di tipo tecnico sul tema complessivo dei costi – compresi quelli riguardanti il top management – anche in relazione ai filoni del Piano Industriale in elaborazione.
Sulla base di quanto sopra premesso, le scriventi OO.SS. ritengono che sussistano i presupposti per una sospensione delle iniziative di lotta già indette, previste per le Strutture di Rete e per la Direzione Generale il pomeriggio del 2, 3 e 6 aprile e, per quanto riguarda il COG, per l’intera giornata del 2 aprile.
Questo grande risultato è stato possibile grazie alla massiccia partecipazione dei Lavoratori allo sciopero ed alla manifestazione del 16 marzo, che rimane un patrimonio da valorizzare nel prosieguo del confronto.
Ovviamente le scriventi OO.SS. seguiranno con attenzione l’evolversi della situazione, avendo a riferimento i punti fermi sanciti dalle assemblee dei Lavoratori, e confermati dal successo dello sciopero del 16 marzo”.
LE SEGRETERIE