Con Vigni in Fondazione, Bassanini o Piazzi alla presidenza MPS, la discontinuità dov'è?
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di Red
SIENA. L’anteprima del probabile arrivo a Siena del primo Amministratore Delegato nella storia di banca Monte dei Paschi data ieri dal nostro giornale ha avuto una eco nazionale immediata e fortissima, tanto che qualche commentatore finanziario ha avuto l’impressione che la notizia insieme all’intervista di Ceccuzzi a La Nazione abbiano spinto il titolo nel pomeriggio di venerdì 30 dicembre. «Non mi faccia dire cose che non posso dire, sono in vacanza alcuni giorni e mi voglio solo riposare». Fabrizio Viola, amministratore delegato della Banca Popolare dell’Emilia non conferma e non smentisce la notizia, nell’intervista alla Gazzetta di Modena. Arriverà affiancando immediatamente l’attuale dg Antonio Vigni fino al 15 gennaio, quando la Fondazione e gli azionisti di minoranza Axa e Caltagirone dovrebbero raggiungere un accordo sulla nomina, prevista dallo statuto ma mai messa in campo. Fabrizio Viola ha smentito alla Gazzetta di essere già stato a Siena nei giorni scorsi, ma ha ammesso che esistono colloqui:«Ma io parlo con tutte le banche, è il mio lavoro. Non fatemi dire altro».
Ettore Caselli, presidente Bper, la banca dove Viola lavora attualmente come Ad, è stato raggiunto dal cronista modenese: «Ci siamo sentiti telefonicamente in queste ore, e Viola non mi ha detto nulla, se non che si trova in vacanza e rientrerà la prossima settimana». Di seguito riportiamo il commento del giornalista Pier Luigi Salinaro: “Caselli non è comunque riuscito a dissimulare un certo disagio per questo accavallarsi di notizie e, anche se non lo ha detto chiaramente, ha lasciato intendere che in caso Bper fosse “scippata” del proprio ad, sarebbe per lui una delusione. Da indiscrezioni di fonte bancaria, questa volta sul fronte modenese, Bper sarebbe già pronta ad un’eventualità del genere: nel cassetto del presidente e dei consiglieri di amministrazione della banca di via San Carlo ci sarebbe già nome e curriculum di chi potrebbe essere nominato ad al posto di Viola”.
Rincara la dose anche il Sole 24 Ore, che spiega come l’head hunter Konr/Ferry abbia scelto Viola tra una rosa di candidati di primissimo livello (come mai si era vista a Siena fino ad oggi, ndr). Addirittura si ipotizza che Antonio Vigni, carico di buonuscita principesca, venga sistemato proprio alla Fondazione con un ruolo di vertice (Provveditore?), proprio all’insegna della discontinuità come predica bene e razzola male il sindaco di Siena.
L’inizio del nuovo anno segnerà un momento cruciale nella storia dell’istituto, che sta cercando di raggiungere l’obiettivo della ricapitalizzazione richiesta dall’Eba con artifici contabili e non attraverso l’aumento di capitale. Prova ne è la conversione richiesta ieri di titoli obbligazionari convertibili Fresh 2004. “Da parte degli azionisti Axa SA e Axa Assurances Iard Mutuelle ed Axa Assurances Vie Mutuelle manifestazioni di interesse a sottoscrivere l’intera quota di aumento di capitale di propria spettanza”, si legge nel prospetto del 2004 relativo all’emissione. Ma MPS oggi, visto che sono state caricate al valore di euro 2,12, non ci dice chi se le è prese in carico e quale minusvalenza dovrà sopportare, visto che l’ultima seduta di Borsa ha visto il titolo in territorio verde con +0,76% ma al valore di 0,2519 euro.
Misteri della finanza, tanto andrà sicuramente tutto sul groppone della Fondazione, cioè dei cittadini senesi. E considerato che la partecipazione residua in Mediobanca (0,9%) non può essere venduta per l’eccessivo deprezzamento di borsa, Palazzo Sansedoni chiuderà gli accordi di vendita delle quote in Cassa depositi e prestiti (2,57%), nel fondo F2i (5,6%), in Sator (1%), una parte dell’immobiliare Sansedoni (67%) per vedere di azzerare i debiti inopinatamente fatti nello scorso luglio. A tal scopo di dovrà procedere anche alla dolorosissima vendita di una percentuale cospicua delle azioni MPS, la maggioranza assoluta sarà storia del passato (sempre cercando di mantenere almeno il 33% che sarebbe rilevante al fine di lasciare la sede sociale della banca a Siena).
Alla presidenza potrebbero arrivare nel prossimo aprile in Rocca Salimbeni, secondo le voci più ricorrenti da quando Ceccuzzi ha deciso di rompere gli indugi, Alessandro Piazzi (che sarebbe in corsa anche per la presidenza in Fondazione) o Franco Bassanini. Un segno di discontinuità, ovviamente per Bassanini, un po’ meno per Piazzi, amico di lunga data del sindaco e già ben “piazzato” (nomen omen) su più poltrone.