Lo strano conflitto di interessi di Riccardo Conti, dal PD alla banca senese
Di Umberto De Santis
SIENA. Sul Web e dintorni è aspra la polemica nata da un articolo di Gad Lerner su Repubblica, ripreso anche da altri, in cui il giornalista chiede “in base a quale criterio il manager Franco Pronzato poteva fare il consigliere d’amministrazione dell’Enac, ricoprendo contemporaneamente l’ incarico di coordinatore nazionale del trasporto aereo nel PD?”
Ci si fa caso, secondo Lerner, “solo perché il manager è finito in galera”. Ma anche a livello inferiore, specialmente in Toscana ed Emilia Romagna, il problema del conflitto di interessi si pone al Partito Democratico. E spesso – interessando il Monte – ci è più vicino di quanto pensiamo.
Paolo Baldeschi afferma su eddyburg.it che “La stessa domanda può esser fatta a riguardo di Riccardo Conti, ex assessore al territorio della Regione Toscana, coordinatore nazionale per le infrastrutture nel PD e da qualche mese consigliere di amministrazione di F2i – Fondo italiano per le infrastrutture – in rappresentanza del Monte dei Paschi di Siena. Fondo quanto mai attivo in Toscana perché ha cercato di acquistare una quota del capitale sociale dell’aeroporto di Peretola. Ma Monte dei Paschi è anche presente (21%) nell’aeroporto di Ampugnano, di cui sostiene l’ampliamento contro comitati e ambientalisti.
Nel frattempo la ‘banca rossa’, azionista di riferimento di F2i, è entrata nel capitale di Sat, concessionaria dell’autostrada tirrenica, con quasi il 15%, mentre il 25% è stato acquistato da Holcoa (holding di concessionarie autostradali creato proprio per entrare in Sat da vari costruttori emiliani e da Ugf Merchant che è la banca d’affari del gruppo bolognese Unipol)”. Uno spettacolare intreccio di affari che girano intorno Rocca Salimbeni, all’insaputa dei senesi, che fa capo a un macroscopico conflitto di interessi che riguarda il sig. Conti e dal valore di due miliardi di euro.
Prosegue Baldeschi: “Sat ha presentato da poco un nuovo progetto di tracciato autostradale che dovrà essere discusso con la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto e i Comuni coinvolti. In quale veste interverrà Riccardo Conti? Come coordinatore per le infrastrutture del PD? Come consigliere di amministrazione di F2i? Sarà sordo agli interessi di Monte dei Paschi e dei costruttori emiliani? O agirà come rappresentante unico di tutti i vari soggetti?” anche noi ci domandiamo, di conseguenza “chi salvaguarderà gli interessi dei cittadini che subiranno colate di asfalto e di cemento benedette dal partito di maggioranza relativa in regione Toscana?”
Il Codice etico del PD recita esplicitamente che gli appartenenti al partito devono “rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nel Partito qualora, a causa del ruolo ricoperto in imprese, associazioni, enti o fondazioni, aventi scopo di lucro o titolarità prevalente di interessi economico-finanziari, possa configurarsi un conflitto di interessi tale da condizionare i propri comportamenti”. Ma ahimè, forse in molti se ne sono voluti dimenticare. La realtà delle associazioni ambientaliste e civiche, dei comitati attivi e della Rete dei comitati per la difesa del territorio di tutta la Toscana, sovente molto legate alla sinistra, si deve rendere conto che il PD offre loro la sponda di un rappresentante di un fondo di investimenti, F2i, che ha ovviamente come unico scopo solo quello di fare soldi e che nel 2009 ha reso ai suoi investitori ben il 15% di rendimento. Molto più delle obbligazioni bancarie e del loro zero virgola che toccano ai comuni mortali risparmiatori.