Appello di Corsi, Bianchini e Falorni alla istituzioni per un fattivo impegno
SIENA. L’Enoteca italiana di Siena, prestigiosa istituzione le cui origini risalgono al 1933, rischia di concludere la sua storia durante l’amministrazione Valentini. Il Comune di Siena non è certo l’unico responsabile dell’attuale situazione dell’Ente Vini, in quanto anche la Regione Toscana e soprattutto il Governo, tutti a guida PD, non hanno saputo preservare e valorizzare questo patrimonio cittadino. Tutto ciò è quanto emerge, in sintesi, dall’incontro della commissione garanzia e controllo del Comune di Siena con l’amministratore unico dell’Enoteca, Dott. Egidio Bianchi che, da parte sua, ha ereditato un quadro societario già ampiamente compromesso. Purtroppo la situazione è giunta ad un punto in cui è perfino rischioso investire nuove risorse, in assenza di un credibile progetto di rilancio.
In vista della decisiva assemblea dei soci del prossimo 6 ottobre, facciamo un ultimo appello alle istituzioni che partecipano all’Ente affinchè non disperdano una storia che merita di continuare.
Siamo di fronte all’ennesimo nodo che viene al pettine, prodotto da un sistema perverso che per troppi anni ha gestito la città e il territorio con leggerezza, basandosi solo sulle risorse esterne come quelle della Fondazione MPS.
Spetta ora al ministro dell’agricoltura Martina (vice segretario del PD) farsi carico di onorare gli impegni pregressi del governo e di assicurare all’Enoteca una prospettiva che non sia la chiusura.
I Consiglieri Comunali Andrea Corsi, Massimo Bianchini e Marco Falorni