RaQuesto il senso d'urgenza del decreto di sequestro a Nomura
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SIENA. in 877 giorni, dal 28 settembre 2009 al 19 febbraio 2013, ”Mps ha versato a Nomura mediamente 1,495 miliardi di euro” e tra il 19 febbraio 2013 e il 5 aprile 2013 ”in soli due mesi l’importo della marginazione si è impennato di 370 milioni di euro”. E’ quanto riportano i magistrati di Siena nel decreto di sequestro nei confronti di Banca Nomura emesso ieri. Aldo Natalini, Antonino Nastasi e Giuseppe Grosso hanno voluto ”frenare” la ”voragine di denaro verso Nomura” che per Mps ”cresce sempre di piu”’. I magistrati ricordano che le operazioni Repo e Repo facility ”sono soggette a obblighi di collateralizzazione aggiuntivi rispetto ai titoli consegnati da Mps”. Per questo il decreto è urgente: ”non potendosi neppure attendere il tempo necessario per ottenere il provvedimento del giudice, se non a costo di ulteriori riflessi negativi per il terzo gruppo bancario italiano, gia’ profondamente colpito”. I pm entrano anche nel merito dello spread che ”ha determinato una diminuzione del mark to market dei BTP sottostanti al Repo con la conseguente necessita’, per Mps, di integrare, attraverso maggiori versamenti cash, la parte di garanzia venuta meno”. E ”proprio in queste settimane” con una ”oggettiva incertezza del quadro politico generale”, c’e’ ”il rischio che, nelle more dell’ottenimento dell’eventuale decreto di sequestro preventivo del giudice, la marginazione dovuta giornalmente da Mps, gia’ fortemente esposta, cresca esponenzialmente per effetto dell’impennare dello spread”.
Sono solo alcune delle indicazioni contenute nelle 68 pagine che compongono il decreto di sequestro, su cui il Gip avrà 10 giorni dal deposito degli atti per esprimersi.
Sono solo alcune delle indicazioni contenute nelle 68 pagine che compongono il decreto di sequestro, su cui il Gip avrà 10 giorni dal deposito degli atti per esprimersi.