TREQUANDA. Cambiare la legge elettorale: questa la richiesta partita dal segretario provinciale del Pli Gherardo Guazzini all'indomani del voto amministrativo che ha visto quasi il 40 per cento degli elettori Toscani non andare a votare. Guazzini, che aveva chiesto agli elettori di non andare a votare in segno di protesta contro l'attuale legge elettorale, ha ammesso che il Pli "è uscito sconfitto da questa tornata non per i suffragi non ricevuti direttamente ma perchè il non andare a votare è comunque una sconfitta. L'augurio che faccio a tutti gli italiani che ,come noi liberali non trovano nei due maggiori schieramenti nessun o almeno solo pochissimi punti di condivisione, è quello che tale risultato porti i partiti di maggioranza a prendere atto che questa legge elettorale ed il loro modo di far politica non piace al 40 per cento degli elettori e quindi vogliano una volta per tutte dimostrare di essere veramente liberali e democratici tanto da cambiarla a favore di una che dia la possibilità anche alle minoranze di scendere in competizione e di partecipare costruttivamente al governo del paese". A proposito della vittoria di Enrico Rossi del Pd, Guazzini ha precisato che " la Toscana si confermi un feudo rosso non stupisce nessuno. La cosa che dovrebbe far riflettere il partito di maggioranza relativa è che i vincitori di questa competizione sono stati i non votanti e, conseguentemente, anche e soprattutto il PD ne esce sconfitto e sicuramente non per colpa dell'altro despota. Spero che Rossi mettendosi per primo una mano sulla coscienza promuova la revisione della legge elettorale vigente che loro per primi in Italia , con la complicità di Forza Italia e Alleanza Nazionale, hanno varato: Solo così potrà dimostrare di amare l'Italia democratica e di non voler far rivivere agli Italiani i cupi giorni della dittatura perche' e' in un paese che si vuol definire civile è impensabile che le minoranze tanto quelle di sinistra che di centro che di destra non siano rappresentate nei vari parlamenti".