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"E’ un traguardo importante – sottolinea Roberto Bartolini, presidente della Cia Siena – la Cia si è battuta a lungo per modificare la legge; un risultato del metodo del confronto e della concertazione e una promessa mantenuta dalla Regione Toscana".
Con la nuova legge si ha la semplificazione e lo snellimento delle norme delle procedure e degli adempimenti: consente l’apertura di nuove attività e le modifiche possono essere avviate il giorno dopo la presentazione della DIAA (Denuncia Inizio Attività Agrituristica); quindi la relazione agrituristica sarà presentata in forma di auto-dichiarazione e tramite DUA (Dichiarazione Unica Aziendale) attraverso il sistema informatizzato dell’Anagrafe Regionale delle Aziende Agricole acquisendo i dati e la documentazione presenti nel fascicolo aziendale, senza che ciò comporti ulteriori adempimenti o attese da parte dell’imprenditore agricolo. Infine per l’utilizzo di tabelle oggettive per il calcolo della consistenza della PLV aziendale e della principalità agricola per determinare l’entità “potenziale” delle attività agrituristiche che l’impresa agricola può svolgere.
"La legge approvata – aggiunge Bartolini – rafforzerà la principalità agricola e la connessione automatica con l’attività agrituristica; si valorizzeranno le attività didattiche e divulgative, sociali e di servizio per le comunità locali. Si poi tutelato l’uso della denominazione “agriturismo” più che in passato". Inoltre – sottolinea la Cia senese – si dovrà assistere allo sviluppo della vendita diretta e della filiera corta; all’incremento delle colture e degli allevamenti destinati all’uso, consumo e vendita in azienda; alla somministrazione di pasti anche ad ospiti non soggiornanti (anche da imprese che non dispongono di posti letto). Non meno importante è la valorizzazione della enogastronomia tipica locale attraverso l’uso prevalente di prodotti aziendali e di altre aziende locali – nel menù dovrà essere scritta la provenienza dei prodotti (quindi gli agriturismo saranno gli unici a garantire l’origine della provenienza del prodotto) – ed il rafforzamento del sistema dei controlli a maggiore garanzia dell’impresa agricola e degli agricoltori.