Gli Ecologisti sviluppano un'azione per l'unità del partito
SIENA. Al Circolo Arci di Ravacciano si è svolta l’annuale assemblea degli Ecologisti Democratici, presenti i parlamentari ambientalisti Susanna Cenni e Luigi Dallai e iscritti della associazione impegnati nelle amministrazioni locali, come i sindaci di Asciano, di Monticiano, di Sinalunga e di Castelnuovo Berardenga, oltre al vicesindaco di Siena Mancuso e all’assessore alla Mobilità Maggi. Nell’affollato incontro sono state affrontare molte tematiche che hanno coinvolto l’associazione negli ultimi 12 mesi:
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l’impegno per una corretta azione delle attività del Consorzio di Bonifica dopo i discutibili interventi sugli alvei di alcuni fiumi della provincia che ha portato alla creazione di un tavolo di confronto scientifico tra lo stesso Consorzio, le Università di Siena e Firenze e le associazioni ambientaliste;
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l’attenzione ai progetti sul Parco delle Mura/Buongoverno (oggetto di ben due interrogazioni Ecodem) oggi finalmente finanziati dal governo sia per il paramento murario che per le connessioni in mobilità dolce lungo mura e valli. Progetti per i quali il Comune viene adesso sollecitato a concludere e rafforzare i Patti di collaborazione con il volontariato della cittadinanza attiva;
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il sollecito, diretto anche agli importanti esponenti del Comune di Siena presenti in sala, ad una rapida approvazione del Piano urbano della Mobilità, anche nelle sue linee essenziali, al fine di poter usufruire dei finanziamenti dei bandi regionali in continua emissione.
Si è parlato anche:
– del grave problema dell’eccessiva diffusione di lupi (e soprattutto dell’ibridazione con i cani) nelle campagne del Senese e delle difficoltà di conciliare le lecite esigenze degli allevatori con un piano di conservazione che tuteli una minima presenza della specie, assicurandone l’altrettanto indubbia valenza ecologica;
– dell’impegno di molti comuni sulla raccolta differenziata cui però si affianca il problema degli impianti di smaltimento e riciclo della provincia oramai al limite delle capacità di lavoro, della necessità di arrivare a chiudere ed a migliorare il ciclo anche incentivando forme di recupero e riuso, recentemente oggetto di interessanti normative nei paesi scandinavi;
– della spinta per l’incremento del trasporto su rotaia, che certo sarà favorito dal raddoppio del tratto Granaiolo Empoli nella direzione Firenze, ma che dovrà vedere un diverso impegno della Regione sui tratti verso Chiusi e verso Grosseto.
Ma se questi sono stati i temi di discussione legati al territorio, l’assemblea si è espressa in maniera molto chiara su quello che deve essere il ruolo della associazione in particolare nei confronti del PD.
Gli EcoDem non vogliono essere una corrente del PD, anzi vogliono sempre più aprirsi verso l’esterno e verso i non iscritti al partito, ma vogliono ritornare a porsi l’obiettivo di fare del PD il più grande partito ambientalista europeo. Al momento della nascita del PD, accanto alle anime socialista e cattolico democratica stava quella ambientalista. Purtroppo questa terza anima è stata dimenticata……Questa dimenticanza ha fatto si che oggi purtroppo l’opinione pubblica viva spesso gli ambientalisti solo come coloro che dicono no a tutto, mettono i bastoni tra le ruote a qualsiasi progetto innovativo. Tutto ciò facendo dimenticare che esiste un ambientalismo progressista del fare di cui noi EcoDem vogliamo essere espressione autentica.
Se a livello locale gli EcoDem ambiscono essere ispiratori delle politiche del territorio, a livello nazionale possono fare da collante e pungolo verso la dirigenza del PD, possono rappresentare l’ispirazione di fondo della politica del partito, possono essere elemento unitario e non divisivo. L’assemblea di Siena con la sua capacità di confronto, di dialogo e di proposta dimostra che tutto ciò è possibile.