Siena Cambia denuncia le criticità in atto
SIENA. Mentre vanno avanti e si realizzano le positive azioni di innovazione e di sostenibilità sulla mobilità (pedonalizzazione, ciclabilità, mobilità elettrica, bike sharing, consegna delle merci nel centro storico), è sempre più urgente che il Comune si doti del piano urbano della mobilità. Chi vive o lavora a Siena chiede la soluzione di alcuni problemi che necessitano di una pianificazione sistemica. Gli esempi che denunciano la criticità del tema sono numerosi: tra tutti, i più eclatanti sono gli ingorghi che puntualmente si creano in alcuni nodi dell’immediata periferia (es. rotonda al ponte di Malizia) o dentro le mura (Pian d’Ovile, Porta Romana), il tema dei parcheggi (dentro le mura e nei parcheggi scambiatori), il potenziamento del servizio pubblico soprattutto per i residenti della zona sud del centro storico in direzione Stazione e Ospedale.
Sempre a tale proposito, la prossima apertura dell’autostazione bus di via Lombardi, in un’area già sovraccarica (ospedale, centri commerciali, stazione ferroviaria, recente incremento del carico abitativo), non deve rappresentare un inserimento “a freddo” ma essere attentamente valutato, con possibili revisioni anche alla mobilità dell’area. La mobilità richiede pertanto, nel suo complesso, un intervento deciso, capace di regolarizzare ed ottimizzare la viabilità sia privata che pubblica (magari ampliando le opportunità di spostamento, anche alternative come il bike sharing elettrico), e che, cosa fondamentale, venga preceduto da un’attenta analisi dei flussi veicolari e delle tipologie degli spostamenti.
Il problema della mobilità non può essere scisso da un attento esame della pianificazione strutturale che guardi anche ad un progetto di “strade sicure” tramite strumenti che possano ingenerare comportamenti obbligati e virtuosi (un esempio per tutti è il rapporto che esiste tra il restringimento delle carreggiate, la segnaletica orizzontale altamente visibile e la riduzione della velocità dei veicoli). La ricerca di una differenziazione delle tipologie di flussi è, ovviamente, una delle chiavi che potranno aiutare a migliorare l’uso della città. Chiediamo, dunque, che l’amministrazione, e l’assessore alla mobilità in particolare, facciano tutto il possibile per provvedere in tempi rapidi ad una corretta pianificazione di medio e lungo periodo, passando da un ampio meccanismo di consultazione con la cittadinanza e più in generale con tutti i potenziali latori di contributo.
Siena Cambia