Migliorare gli asset bancari con maquillage di cartolarizzazioni
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di Red
SIENA. Le riflessioni che la lettura dei dati sulle sofferenze bancarie del Monte dei Paschi consentono, spingono molti a comprendere, finalmente, che l’acquisto di Antonveneta non è altro che il punto di rottura di una mala gestio che in meno di quindici anni ha distrutto la banca. Ci sono altri capitoli altrettanto importanti che sono quasi totalmente nascosti. Il capitolo dei crediti facili però è coperto dal segreto istruttorio dei privati ministeri Profumo e Viola, che alternano sapientemente il ruolo di grandi banchieri a quello di custodi del Sepolcro. E’ incredibile il fatto che pur realizzatasi ognuna delle tassative condizioni espresse dal presidente genovese, l’istituto di credito sia sempre in bilico come il giorno dopo che Profumo ne diventò presidente. Un aspetto, questo, che meriterebbe un maggiore approfondimento: tanto per capire come mai…
Dopo il 2 ottobre la Bce verrà in soccorso di tante banche europee acquistando obbligazioni ABS emesse da veicoli SPV sui mutui concessi alla clientela. In via di principio due sono gli effetti che si intendono attivare: eliminare dalla contabilità i mutui già concessi migliorerà gli attivi delle banche e permetterà loro di poter ricominciare a offrire mutui casa. Quindi a migliorare i conti economici e a far ripartire in qualche modo il mercato immobiliare, sperando faccia da traino alla ripresa economica. Ma l’operazione darà modo di rispettare gli impegni presi per il megafinanziamento Tltro che hanno appena ricevuto. Il Monte, che di immobili ne possiede tanti e con la Fondazione è incagliato nel disastro annunciato Sansedoni – che se fosse in mano ai privati avrebbe già rivoltato come un guanto il vertice – potrà sistemare diverse cose e forse riaprire i rubinetti del credito immobiliare e dare un lavoro alle filiali ingessate. A proposito della Sansedoni: pare proprio che il presidente della Fondazione Mps, Clarich sia intento a “rimuovere” consiglieri di amministrazioni di partecipate o controllate… certo, è partito dalla Chigiana (chissà perchè) quando sarebbe stato più opportuno – e comprensibile – partire proprio dal braccio immobiliare dell’ente senese, sorretto dai numeri clamorosamente in rosso collezionati dall’attuale dirigenza della Spa. Invece, le stranezze tutte senesi di certi presidenti tornano a sorprenderci. E a farci capire che la politica (quella che non fa bene alla collettività) pesa sempre più della logica aziendale…
Tutti, Clarich compreso, col fiato sospeso ad attendere l’aiuto di Draghi.
Tornando in casa Monte, l’opera di ri-pulizia del Tandem riceverà un’altra spinta a finire bene il lavoro: far dimenticare tutte le vecchie magagne che hanno avuto luogo nelle stanze delle Rocca. Il segnale arriva dall’ennesimo rinvio del processo per Ampugnano, record per una piccolissima procura che non riesce a fare udienza per difetto di notifica, in percentuale tale che a Palermo non si farebbe un processo di mafia nemmeno per sbaglio. Ma ci sono altri aspetti che fanno pensare ad un “trucco e parrucco” tanto per far passare tutti oltre senza cambiare nulla: la rimozione collettiva delle feste dell’Unità ridimensionate anch’esse dai debiti, la sindrome della nazionalizzazione da demonizzare… La capitale della cultura europea finanziata con 40 milioni di euro anche se non dovesse essere tale. La stessa generosità applicata a quelli che entravano per gentile concessione alle partite del Siena o della Mens Sana col biglietto gratis: dopo non si può più protestare.