"Queste primarie monche e maltrattate diventino vere"
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«Non ci stiamo a fare delle primarie un semplice atto di endorsement o di legittimazione di un candidato già scelto e per questo chiediamo ai senesi di votarci, di votare per me, Pasquale D’Onofrio. C’è un modo per far sì che queste prossime primarie, monche e maltrattate, siano primarie vere: basta andare a votare e scegliere il candidato fuori dai giochi meschini che hanno immobilizzato la città in queste ultime settimane, replicando in farsa lo stallo politico degli ultimi anni. Qui sta la differenza tra chi vuole “sorprendere” e chi vuole “solo prendere”».
«La storia di queste primarie narra, ad oggi, l’immaturità politica della proposta di questo centrosinistra, una storia direi autolesionista fatta di leader che tentano di salvare se stessi a tutti i costi, di altri che tentennano fino a logorarsi senza generosità e coraggio, altri ancora che temono il confronto e restano fuori dal campo a guardare la partita in attesa di capire quale sarà l’alleato migliore. Non è così che si ricostruisce il centrosinistra, non è così che si ricostruisce la città».
«Se, ed usiamo il condizionale, alle primarie saremo in due noi saremo la reale alternativa al Pd ed al modo di fare politica che in queste settimane di discussioni abbiamo additato come un danno per la città. Solo Sel può rappresentare una svolta di governo per Siena ed imporremo ai nostri alleati la nostra ricetta di governo che sarà fatta, come oramai ripetiamo da tempo, mettendo la collegialità delle scelte, la trasparenza verso il cittadino ed il merito come metodo di selezione prima di tutto. Dobbiamo renderci conto che la responsabilità delle scelte che hanno portato alla dura realtà attuale della nostra banca cittadina, ad esempio, sono il frutto di un sistema di governo malato che ha privilegiato le scelte di spartizione fatte da pochi nel chiuso delle stanze. Questi metodi e chi li ha praticati sono, a nostro avviso, inadeguati a governare la nuova fase. La nostra opposizione è sempre stata netta ma politica: non ci siamo mai rivolti fuori dalla politica perché crediamo alla dialettica della coalizione. Questo confronto, anche aspro, non è mai mancato da parte nostra su temi come la banca, le risorse ambientali e territoriali, il lavoro e grazie a queste posizione che riteniamo chiare e cristalline abbiamo la serenità di presentarci davanti ai cittadini come l’alternativa vera a Franco Ceccuzzi».
«Da questo punto essenziale vogliamo cominciare a governare Siena, e su queste basi vogliamo allargare la partecipazione di più cittadini possibili. Cominceremo in questi giorni una campagna d’ascolto tra la gente e con le associazioni e con loro condivideremo il nostro punto di vista sui temi fondamentali per governare la città in un momento difficile per tutto il paese. Non ci fermeremo il 20 gennaio, data in cui riteniamo di uscire vincitori se i senesi vorranno ascoltarci, noi vogliamo dare davvero un’alternativa a sinistra a questa città. Se abbiamo deciso di spenderci in questa campagna è perché i rischi per Siena sono molti: ci vuole un governo che metta il cittadino ed i suoi bisogno prima di tutto, ci vuole un metodo di governo solidale, trasparente e sociale. Ci vuole un governo che possa mettere a frutto nel modo migliore le risorse della città senza sperperarle, attraverso un metodo di selezione della classe dirigente chiaro e improntato al bene comune. Questi non sono valori che la destra può garantire a questa città, come non possono essere garantiti da raggruppamenti raccogliticci che puntano soltanto a gestire il potere. Questi non sono valori, purtroppo, che nella sua esperienza amministrativa il Pd ha garantito a Siena. Ma sono la promessa concreta che io faccio alla città».