"Decisione collettiva comune, se anche Laura Vigni rimette la candidatura, come me"
SIENA. Caro Luigi, ti ringrazio per la lettera che mi hai voluto inviare, anche se non ne condivido il contenuto sia nell’analisi che nella filosofia. Prima di tutto infatti, essa denota un tratto tipico dell’assolutismo intellettuale ed etico: la convinzione di essere depositari della verità rivelata e della purezza senza nemmeno il dubbio che altri possano coltivare e perseguire valori e principi altrettanto nobili. Da relativista, è una visione che non condivido. Preferisco coltivare il dubbio e la consapevolezza che la verità o ciò che gli si approssima, si acquisisce nel confronto libero tra pari.
Credo pertanto, caro amico, che nessuno possa dichiararsi detentore della “bella politica”. Esistono in città altre esperienze che ad essa si ispirano, alcune, in assoluta solitudine, da molto prima che la vostra e la nostra esperienza nascesse.
Per quanto riguarda SEL ed il sottoscritto, ritengo che abbiamo sempre cercato di interpretare la politica come passione e dovere civile. Lo abbiamo fatto cercando di cambiare il centrosinistra dall’interno, in coerenza con il progetto nazionale. Anche grazie al nostro operato, credo, si sia finalmente rotto in città un “patto di potere” fondato su una politica di lottizzazione che ha arrecato grave pregiudizio alla città. Un metodo di governo che abbiamo sempre denunciato e combattuto. Non ti chiedo su questo, un atto di fede ma di leggere i miei interventi e i mie atti in consiglio comunale. Vi troverai, tra le altre cose, la richiesta insistente di estromissione dei vertici di banca e Fondazione e di azioni di responsabilità nei loro confronti per non aver saputo tutelare l’immenso patrimonio della città.
Su questa linea ci siamo mossi con coerenza anche quando abbiamo creato e colto l’opportunità di partecipare alle primarie del centrosinistra. Senza alcun timore e con assoluta libertà e chiarezza abbiamo detto quello che pensiamo, portando una critica feroce alla classe dirigente tecnica e politica che ha amministrato la città. Non mi sembra tuttavia sia giunto, da te o dal tuo circolo, un qualche apprezzamento o contributo che ci consentisse di mettere in difficoltà il PD.
Non credo pertanto che abbiamo contribuito alla debacle del risultato nazionale del centrosinistra come suggerisci. Del resto, come sai, SEL esiste da circa 3 anni e non ha avuto, tranne i miei 10 mesi di consigliere, altre esperienze amministrative in comune, né presenta suoi iscritti ai vertici di Fondazione e banca MPS. Forse anche per questo, il risultato cittadino di SEL, vicino al 5%, ha quasi doppiato il dato nazionale.
Quanto alla diversa traiettoria di SEL e del tuo circolo, sappiamo entrambi che essa ha preso origine dallo scontro di due piccole oligarchie. Una di provenienza DS, in gran parte confluita nel tuo circolo, ed una proveniente dai Vendoliani. Di fronte al tentativo dei vecchi notabili della sinistra piddina di dominare anche il processo politico di SEL, io non ho avuto dubbi e ho ritenuto di schierarmi dalla parte dei giovani. Non si può pensare di essere buoni per tutte le stagioni riciclandosi ogni volta e rifiutando di fare i conti con il tempo e con la propria storia.
Questo si, caro Luigi, rappresenta ancora una volta, la ragione dell’ennesima sconfitta politica della sinistra. Processi decisionali aridi, legati alla conservazione di oligarchie ammalate di potere e disposte a perdere il Paese o le città pur di salvare se stesse. Un male endemico incapace di cogliere anche i più violenti prodromi di una grave malattia.
Mi chiedi in ultimo, con naturalezza dopo le molte accuse, di non deludere le aspettative tue e del tuo circolo e di appoggiare la candidatura di Laura alle prossime amministrative. Come certamente saprai, attualmente, dopo il ritiro di Ceccuzzi, sono l’unico candidato rimasto in corsa dopo le primarie. Tuttavia, dal momento che ritengo la politica un progetto collettivo, metto a disposizione del centrosinistra la mia candidatura, senza pretese pur di giungere ad una candidatura unitaria condivisa tra tutte le forze. A questo processo di decisione collettiva potreste partecipare anche voi se Laura decidesse, come me, di ritirare la propria candidatura mettendosi a disposizione di un progetto comune.
ATTENDO CON FIDUCIA
Pasquale D’Onofrio