Intervento del SG della Femca Cisl Siena Grosseto Gian Luca Fè. "Necessaria l’apertura di un confronto per dare al nostro territorio il giusto riconoscimento”
SIENA. Attivazione immediata di un tavolo territoriale per la creazione del “distretto delle pelletterie”. A chiederlo, con una lettera inviata ai sindaci di Piancastagnaio e Abbadia San Salvatore sull’Amiata dove sono attive le aziende del territorio senese con oltre 2 mila addetti, il segretario della Femca Cisl Siena Grosseto Gian Luca Fè.
“Anche a seguito del momento difficile che il settore delle pelletterie sta attraversando – spiega Fè nella sua lettera indirizzata alle due amministrazioni – riteniamo che sia necessaria l’apertura di un confronto per dare al nostro territorio il giusto riconoscimento formale a quella che è senza dubbio la sua attività prevalente”.
Negli ultimi anni, l’avvento di grandi firme, ha modificato notevolmente il tessuto produttivo delle pelletterie in Amiata e, se da un lato ha visto la nascita di grandi realtà industriali e con processi tecnologicamente avanzati, dall’altro ha perso quasi totalmente la caratteristica che per decenni aveva consentito la nascita di tante piccole realtà con elevata capacità professionale. “Il saldo occupazionale non è certamente in flessione, tanto è vero che molte persone che lavorano in queste realtà provengono da territori anche di altre regioni e provincie – aggiunge ancora Fè – ma il rischio che si intravede è che in presenza di una crisi settoriale lunga e incerta come quella che si sta vivendo, e che ora sta coinvolgendo anche alcune grandi realtà, piano piano si possa arrivare ad un impoverimento complessivo del nostro territorio”.
Prendendo ad esempio le esperienze di altri distretti presenti sul territorio nazionale le imprese, pur essendo nella maggior parte dei casi di dimensioni limitate, mostrano una capacità tecnologica e innovativa medio-alta, soprattutto grazie all’elevato livello di specializzazione, che consente a ognuno di concentrarsi su un numero ristretto di fasi produttive e di adottare sistemi produttivi avanzati, che permettono una diminuzione dei costi di transazione rispetto a quelli di coordinamento. La realtà distrettuale è contraddistinta da una elevata densità imprenditoriale.
“Da qui la richiesta con l’auspicio che il territorio, nel suo insieme, possa mettere a sistema le grandi capacità che lo hanno sempre contraddistinto” conclude Fè.