Giulia Simi, candidata nella lista "Per Corradi sindaco", informa e propone altre strade
Riceviamo e pubblichiamo da Giulia Simi, candidata nella lista “Per Corradi sindaco”
SIENA. Mi sto rendendo conto, guardando lo spot della Rai sulle prossime elezioni amministrative, che non vengono date le necessarie informazioni sul voto a domicilio dei disabili intrasportabili.
Trovo in questo una grave violazione di un diritto all’informazione e dell’uguaglianza dei cittadini, sancito dalla Costituzione e diventato legge nel 2006 e migliorata nel 2009. Questa dovrebbe essere l’informazione: l’elettore affetto da gravi infermità, deve far pervenire non oltre il quindicesimo giorno antecedente la data della votazione, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimora indicandone il completo indirizzo. Alla dichiarazione devono essere allegate la copia della tessera elettorale ed un certificato medico rilasciato dal funzionario medico, designato dalla competente Azienda Sanitaria Locale, da cui risulti l’esistenza di un’infermità fisica tale da impedire all’elettore di recarsi al seggio. Il certificato medico di cui sopra, nel caso in cui sulla tessera elettorale non sia già inserita l’annotazione del diritto al voto assistito, attesta l’eventuale necessità di un accompagnatore per l’esercizio del voto.
Ormai la scadenza del voto è talmente ravvicinata che, per chi non ne era già informato, non c’è più il margine di tempo utile per ottenere i necessari documenti per inoltrare la domanda al Sindaco della propria città.
Chi comunque volesse esercitare il suo diritto di voto può chiedere al suo comune di residenza il servizio di trasporto, se necessario con l’ambulanza, corredata dai necessari macchinari salvavita e accompagnato da un medico specialista, sobbarcandosi lo stress non indifferente che comporta un trasporto di questo genere.
Dice bene il 6 maggio 2009 il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ”La nostra Costituzione prevede che tutti debbano avere la possibilità di esercitare le proprie scelte politiche, finalmente tale possibilità sarà offerta ad ogni elettore come è giusto che sia in un paese civile”.
Purtroppo non a tutti i cittadini è offerta la possibilità di voto, nemmeno con questa legge.
Il fatto che per le persone con disabilità debba esistere una legge separata è già di per sé discriminante. Tutti coloro, poi, che in questo periodo di elezioni sono impediti, o per malattia, o per lavoro lontano dal proprio comune di residenza, o per qualsiasi altro motivo non possono recarsi al seggio, sono penalizzati nell’esercizio del diritto di voto.
L’Italia, Paese del G8, per quello che riguarda il rispetto dei suoi cittadini è indietro ad altri Paesi, come la Germania, dove da cinquant’anni esiste il voto per corrispondenza. A quando da noi la possibilità anche del voto sicuro informatico?
Giulia Simi, candidata nelle lista “per Corradi sindaco”