SIENA. Si erano dati appuntamento, fin da venerdì scorso, gli operai dell'ex Calp di Colle di Val d'Elsa, l'azienda del cristallo tra le più grandi d'Italia.
Le ragioni sono le stesse che accomunano diverse aziende del senese (e non solo): il ricorso alla cassa integrazione per tamponare una crisi che deriva dalla stagnazione degli ordini.
Oggi (15 giugno), la Rsu della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. e le organizzazioni sindacali FILCEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILCEM-UIL hanno indetto 24 ore di sciopero.
L'appuntamento era in quattro punti diversi, contemporaneamente, dalle ore 8,00 alle ore 12,00: davanti al Comune di Colle di Val d’ Elsa, davanti alla sede dell'azienda, in Piazza Salimbeni a Siena (dove ha sede la banca Monte dei Paschi) e davanti al palazzo che ospita Prefettura e Amministrazione Provinciale in Piazza del Duomo a Siena.
Durante il presidio davanti al Comune di Colle di Val d’Elsa una delegazione di lavoratori ha incontrato il Sindaco, Paolo Brogioni.
In Piazza del Duomo a Siena, dove era presente il gruppo di lavoratori più consistente, un’altra delegazione è stata ricevuta dal Prefetto.
Dai due incontri è emersa la comune e grande preoccupazione riguardante la grave situazione aziendale che ormai da anni presenta una profonda crisi.
Una crisi che, però, pesa su 230 addetti che, per decisione della dirigenza dell'azienda, dovrebbero andare in cassa integrazione straordinaria di 12 mesi.
Le Rsu hanno avuto un incontro con il prefetto Giulio Cazzella al quale ha partecipato anche il segretario generale aggiunto della Cisl di Siena, Vincenzo Brancaglione: “Abbiamo esortato innanzitutto il prefetto ad intervenire sulla questione del credito per ovviare al rischio del mancato pagamento delle quattordicesime dei lavoratori – ha detto Brancaglione – e denunciato la mancanza di una gestione seria dell’azienda al di là delle problematiche inerenti la crisi mondiale che stiamo attraversando. Grande preoccupazione esprimiamo anche per la mancanza di un piano industriale di prospettiva per il quale si rischia di perdere l’opportunità di una ripresa per uscire dall’attuale crisi che sta attraversando l’azienda. Sarebbe infine opportuno che l’azienda lavorasse maggiormente su un nuovo tipo di brevetto già in suo possesso per diversificare così la sua produzione e riaccreditarsi sui mercati mondiali”.
“Rinnoviamo la nostra solidarietà ai lavoratori della Rcr Cristalleria Italiana e ribadiamo il nostro impegno per tutelare i diritti dei lavoratori e per dare continuità a questo importante polo produttivo”. Con queste parole Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena e Paolo Brogioni, sindaco di Colle di Val d’Elsa intervengono sulla grave situazione di difficoltà che, da tempo, sta vivendo la ex Calp. “L’amministrazione provinciale e il Comune di Colle di Val d’Elsa – continuano Bezzini e Brogioni – sono costantemente in contatto con la Rsu dell’azienda, con i sindacati e con i vertici aziendali. Stiamo analizzando attentamente, tutti insieme, la situazione, al fine di mettere in atto tutti gli strumenti possibili per affrontare questa fase di grave crisi, consapevoli delle forti preoccupazioni che in queste ore attraversano i lavoratori e le loro famiglie. Dobbiamo lavorare per spingere l’azienda verso una sua riorganizzazione che affronti davvero le criticità emerse in questi anni, dando così nuove prospettive alla ex Calp e ai suoi lavoratori, con una grandissima attenzione rispetto alla sostenibilità sociale degli interventi”.
“Intorno a tutti questi aspetti – affermano il presidente della Provincia e il sindaco di Colle di Val d’Elsa – l’azienda è chiamata a un confronto serrato con la Rsu e le organizzazioni sindacali, rispetto al quale, ancora una volta, le istituzioni sono pronte a fare la loro parte per difendere il patrimonio umano e professionale che è presente dentro l’azienda e la sua storia legata alla città di Colle e a tutta la Valdelsa. Rispetto al passato, oggi la situazione della ex Calp appare molto più complicata e i tempi per una soluzione appaiono lunghi e difficili. Noi vigileremo, ogni giorno, sullo stato della crisi, stando vicini ai lavoratori e alla comunità locale che sta vivendo momenti di forte apprensione per il loro presente e per il loro futuro”.
(foto di repertorio)