In provincia di Siena un aiuto a Torrita, San Casciano Bagni e San Quirico
FIRENZE. Scorre la graduatoria del bando sulla rigenerazione urbana uscito meno di un anno fa, nella primavera 2023. A settembre dell’anno scorso erano stati finanziati i primi diciassette progetti a beneficio di comuni con non più di 20 mila abitanti: a disposizione allora otto milioni e 900 mila euro. Adesso, grazie alle risorse del Fondo di sviluppo e coesione sociale – 683 milioni per tutta la Toscana che potranno essere utilizzate dopo la firma dell’accordo tra Regione e Governo, attesa per metà febbraio – altri ventun territori potranno dar corso e mettere gambe alle idee presentate: quasi dieci i milioni di euro di contributo proposti dalla Regione a fronte di una spesa di poco meno di diciassette milioni.
Nel dettaglio i progetti riguardano tre comuni in provincia di Siena, uno a Grosseto, tre a Pistoia, una a Massa Carrara, cinque a Lucca, tre nel grossetano ed altrettanti nell’aretino, uno a Pisa: dodici amministrazioni con meno di cinquemila residenti e nove che di abitanti ne contano tra cinque e ventimila.
“Non è la prima volta – commenta il presidente Eugenio Giani – che grazie alla rigenerazione urbana valorizziamo la Toscana diffusa. Questo strumento urbanistico permette infatti di recuperare angoli dismessi o degradati di paesi e territori, stimolando e coinvolgendo anche i comuni più piccoli in un percorso di bellezza, qualità e sostenibilità ambientale e in questo modo riqualifichiamo aree interne, montane o marginali dando un contributo alla lotta allo spopolamento”.
Con il nuovo scorrimento diventano ventidue i comuni con meno di cinquemila abitanti che potranno beneficiare del finanziamento e sedici quelli fino a ventimila abitanti. “E’ il segno, tangibile – rimarca l’assessore all’urbanistica e al governo del territorio della Toscana, Stefano Baccelli – dell’attenzione rivolta ai piccoli comuni: un impegno affinché la nostra regione non proceda a due velocità ma valorizzi in ugual misura ogni angolo del suo meraviglioso territorio”. “La rigenerazione urbana – aggiunge – è un formidabile strumento flessibile per riqualificare spazi, quartieri e giardini, per renderli vivi e al contempo sostenibili o per destinare a nuova funzione edifici che non l’avevano più, tenendo conto dei bisogni della comunità per spingersi verso una nuova frontiera di modernità”.
I comuni fino a cinquemila abitanti finanziati
Con il Fondo di sviluppo e coesione, secondo la proposta della Regione, potrà essere finanziata a Montieri in provincia di Grosseto la ristrutturazione del palazzo comunale per ospitarvi servizi culturali e multifunzionali (392 mila euro di contributo per un costo di 499 mila euro). A Villa Collemandina in provincia di Lucca con 600 mila euro (costo un milione e 20 mila euro) si potrà provvedere ad adeguare da un punto di vista sismico un immobile pubblico sito a Massa Sassorosso destinato ad attività socio-museali culturali. Altri 600 mila euro andranno a Castiglion Fibocchi nell’aretino e saranno utilizzati per l’ex scuola di piazza delle fiere: l’intervento sfiora gli 800 mila euro. A Monterotondo Marittimo, nel grossetano, si investe sulla viabilità pedonale, con un percorso sensoriale tra via Magenta e via Garibaldi: 400 mila euro il contributo proposto su una spesa prevista di 550 mila. Finanziamenti sono destinati anche a Minucciano, Pieve Fosciana e Pescaglia, di nuovo in provincia di Lucca: nell’ordine serviranno per riqualificare e valorizzare spazi di connessione urbana (515 mila di contributo, per il primo stralcio, su una spesa di 644 mila euro), per via San Francesco a Pieve Fosciana (183 mila euro di contributo su 255 mila) e per la manutenzione del selciato in pietra della viabilità interna del centro storico di Ansana (48 mila euro su 60 mila). San Casciano di Bagni in provincia di Siena punta a valorizzare piazza Garibaldi e dintorni e la Regione ha proposto un contributo di 480 mila euro su una spesa di 600 mila. A Castellina Marittima in provincia di Pisa si interviene riqualificando il Parco Montauti: spesa 720 mila euro, contributo previsto 576 mila. Nel senese San Quirico d’Orcia la riqualificazione interessa via delle carbonaie: 600 mila euro di contributo per un costo complessivo stimato di oltre 910 mila. A Castel Focognano in provincia di Arezzo il progetto riguarda più luoghi: piazza Mazzini e il centro storico di Rassina, dove si andrà a finanziare il terzo lotto di intervento, compreso l’abbitimento delle barriere architettoniche.
I progetti dei comuni fino a 20mila abitanti
Sono sei i progetti dei comuni più grandi che potranno essere finanzinati. A Torrita di Siena con 600 mila euro (costo presunto dei lavori un milione) si interverrà sul Passeggio Garibaldi e sugli spazi pubblici e le aree verdi. A Roccastrada nel grossetano il finanziamento di 600 mila euro (spesa 864 mila) servirà a far partire la rigenerazione dell’edificio dell’ex Opera pia Contessa Nella. A Pieve a Nievole in provincia di Pistoia il contributo di 600 mila euro proposto aiuterà a recuperare il cinema teatro destinato ad accogliere la nuova biblioteca e spazi culturali e per cui saranno complessivamente necessari tre milioni e 700 mila euro. A Larciano, sempre nel pistoiese, si metterà mano alla pavimentazione e all’arredo urbano di piazza Cecina: spesa 530 mila euro, contributo previsto 400 mila. Pontremoli, in provincia di Massa Carrara, punta sul parco fluviale e sui ponti storici: la Regione intende destinarci 600 mila euro a fronte di una spesa di 777 mila. A Massa e Cozzile, nel pistoiese, l’intervento – anche di miglioramento energetico – riguarda il palazzo comunale di Massa: di fronte ad una spesa di 416 mila euro è stato proposto un contributo di poco meno di 333 mila. Tre interventi in uno a Bagni di Lucca: restauro del piano seminterrato del circolo dei forestieri e recupero della piazza posteriore del teatro accademico con la passeggiata storica lungo il torrente Lima. Sono necessari 380 mila euro ed è stato previsto un contributo di 304 mila euro. A Gavoranno in provincia di Grosseto la ristrutturazione dell’edificio ex Bagnetti permetterà di ospitare alcuni uffici comunali: spesa un milione e 100 mila euro, 600 mila il contributo atteso. Chiude l’elenco Anghiari nell’aretino, con la riqualificazione di piazza Baldaccio Bruni: per l’intervento è stato stimato un costo di 830 mila euro e proposto un contributo di 600 mila.