Il consigliere socialista trae spunto da una ricerca dell'Ispo
SIENA. Mentre in Francia ed in Spagna i Socialisti stanno scegliendo il loro “leader” per le politiche del prossimo anno in quei paesi, e nel mentre che in Germania, Gran Bretagna, in Portogallo ed in tanti altri Paesi Europei e nel mondo il Partito Socialista è forza di governo (Brasile) o la maggiore d’opposizione, da noi in Italia il PSI , politicamente, non c’è.
C’è stato per 90 anni protagonista della storia italiana, rappresentante dei ceti più deboli ed emergenti, come negli anni’80, ha segnato le maggiori conquiste sociali del novecento italiano, dalla lotta per le “8 ore” allo Statuto dei Lavoratori, dal suffragio popolare al voto per le donne, alla repubblica, ai moderni diritti civili ”divorzio ed aborto”, alla autonomia ed indipendenza nella politica internazionale dell’Italia come avvenne con il fatto di Sigonella. Grandi statisti erano socialisti: dal Presidente della Repubblica Pertinial Presidente del Consiglio Craxi, al Vice Presidente Nenni e tanti altri che hanno segnato la storia d’Italia. Grandi eroi-martiri del fascismo: Matteotti, i fratelli Rosselli e purtroppo molti altri.
Idee, uomini e donne Socialiste hanno fatto la storia del Paese, perciò va dato merito alla ricerca dell’Ispo di Mannheimer, che ha voluto verificare la cultura socialista oggi in Italia con un sondaggio che ha fatto riemergere la “potenzialità” elettorale di un Partito Socialista che si riappropri delle proprie idee e proposte storiche, riattualizzate per l’Italia del domani. Una potenzialità dell’11% dice il sondaggio, soprattutto concentrata sulla fascia di età tra i 25-35 anni, potenziali elettori che hanno idee socialiste ma che non hanno mai conosciuto un PSI protagonista della politica nazionale. Ciò è una formidabile forza della quale, noi Socialisti che abbiamo resistito questi ultimi 20 anni di oblio per il socialismo italiano e di arretramento del paese senza la nostra “incidenza” politica,dobbiamo riappropriarci.
L’Italia è arretrata in tutti i campi: economico, sociale ed istituzionale; il modernismo ed i partiti individuali, della seconda repubblica, hanno ammazzato la politica con la “P” maiuscola, fatta di ideali e di grandi “leaders” e conosciuta con i grandi padri della patria repubblicana: De Gasperi-Togliatti-Nenni-Saragat-Malagodi-LaMalfa-Pannella.
Nei prossimi mesi il PSI lancerà una campagna politica di mobilitazione tra i cittadini con una raccolta di firme per “cominciare a rifare l’Italia.ora.” 4 firme per cancellare:
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la legge elettorale “porcata”, che nega agli elettori la scelta del parlamentare;
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per una politica più sobria e trasparente, ed io credo che dovremmo proporre la riduzione della metà dei Parlamentari, con un consigliere regionale ogni 100.000 abitanti, poco più della metà di quelli che ci sono, per il superamento delle provincie e la riduzione dei comuni (8mila sono troppi e inefficaci).
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Per una tassa equa sulle transazioni finanziarie e contro la speculazione incontrollate (sulle rendite);
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per leggi che eliminino la precarietà sul lavoro e diano vera parità tra uomo e donna.
Lo studio di Mannheimer alle comunali recenti, di Siena-Grosseto e Montevarchi per stare nei nostri luoghi ha avuto di più di un sondaggio ma una reale affermazione delle liste socialiste con percentuali simili e/o superiori allo stesso. Questa recente tendenza dell’elettorato va incoraggiata con una nuova iniziativa politica che faccia riaggregare i socialisti sotto il proprio simbolo per portare avanti le nostre idee sempre attuali ed universali alternative ai superficialismi della politica recente.
Penso che in questo cammino di partecipazione attiva di tanti cittadini l’Italia riavrà un forte Partito Socialista Italiano. Noi lo faremo. Noi ci saremo.
Giorgio Del Ciondolo – Consiglio Nazionale PSI