Intervengono il coordinatore regionale Massimo Parisi, Migliori e Faenzi
SIENA. Contrarieta all’ipotesi di voto anticipato per i Comuni commissariati è stata espressa dai rappresentannti toscani del PdL.
Il coordinatore regionale del Popolo della Libertà Toscana, Massimo Parisi, ha affermato: “Il Governo starebbe pensando a un decreto salva-Pd a Siena. Dopo aver praticamente quasi nazionalizzato il Monte dei Paschi, sarebbe in gestazione il secondo favore nei confronti di chi ha portato la città di Siena sul lastrico. Senza alcuna motivazione si andrebbe a modificare la legge con un decreto che costringerà le finanze pubbliche ad uno spreco di risorse che si sarebbe potuto tranquillamente evitare accorpando politiche ed amministrative in un ‘election day’. Non è forse questo il governo del rigoroso controllo dei conti pubblici? Risparmi per molti, ma evidentemente non per tutti. Sono certo che il mio partito non acconsentirà a che sia consumato questo scempio che si configura come un clamoroso regalo ad una parte politica (il Partito democratico) che da agosto a Siena raccoglie firme per richiedere l’anticipazione del voto in autunno, e sono altresì certo che in sede di conversione dell’eventuale decreto il Popolo della Libertà farà valere i suoi voti in sede parlamentare”.
“Se, come pare, il Governo Monti dovesse varare un decreto legge per far tenere le elezioni amministrative nei comuni commissariati, Siena compresa, nel prossimo autunno si renderebbe responsabile di una scelta irresponsabile e golpista – dice il vicecoordinatore regionale del PdL Toscana, Riccardo Migliori -. E’ bene ricordare che nel corso della XIII legislatura fu approvata all’unanimità la cancellazione della finestra elettorale autunnale. Una decisione di buon senso dettata da ragioni finanziarie e di logica: favorire l’accorpamento delle consultazioni per limitare le spese che ogni turno elettorale comporta, ed evitare il rischio di chiamare i cittadini al voto a scadenze troppo ravvicinate. Mi domando, cos’è cambiato da allora?”.
“Lo strano caso del Governo Monti: tecnico quando c’è da chiedere sacrifici ai cittadini, politico quando si tratta di fare un favore al Partito democratico – afferma la portavoce del Popolo della Libertà Toscana, Monica Faenzi -. In questi mesi l’Esecutivo ha adottato misure severissime che sono andate a gravare sulle famiglie e le imprese italiane. Adesso, invece di concentrarsi su riforme strutturali in grado di risollevare le sorti dell’Italia, pensa bene di venire incontro alle richieste del Partito democratico, che da un paio di mesi invoca inusuali elezioni autunnali a Siena. Elezioni che, tra l’altro, comporteranno un aggravio economico per le già provate casse pubbliche, alla faccia della tanto declamata ‘spending review’. Il Popolo della Libertà si oppone e si opporrà a questa forzatura istituzionale cucita addosso non alle istanze del Paese ma ai desiderata del Partito democratico”.
Il coordinatore regionale del Popolo della Libertà Toscana, Massimo Parisi, ha affermato: “Il Governo starebbe pensando a un decreto salva-Pd a Siena. Dopo aver praticamente quasi nazionalizzato il Monte dei Paschi, sarebbe in gestazione il secondo favore nei confronti di chi ha portato la città di Siena sul lastrico. Senza alcuna motivazione si andrebbe a modificare la legge con un decreto che costringerà le finanze pubbliche ad uno spreco di risorse che si sarebbe potuto tranquillamente evitare accorpando politiche ed amministrative in un ‘election day’. Non è forse questo il governo del rigoroso controllo dei conti pubblici? Risparmi per molti, ma evidentemente non per tutti. Sono certo che il mio partito non acconsentirà a che sia consumato questo scempio che si configura come un clamoroso regalo ad una parte politica (il Partito democratico) che da agosto a Siena raccoglie firme per richiedere l’anticipazione del voto in autunno, e sono altresì certo che in sede di conversione dell’eventuale decreto il Popolo della Libertà farà valere i suoi voti in sede parlamentare”.
“Se, come pare, il Governo Monti dovesse varare un decreto legge per far tenere le elezioni amministrative nei comuni commissariati, Siena compresa, nel prossimo autunno si renderebbe responsabile di una scelta irresponsabile e golpista – dice il vicecoordinatore regionale del PdL Toscana, Riccardo Migliori -. E’ bene ricordare che nel corso della XIII legislatura fu approvata all’unanimità la cancellazione della finestra elettorale autunnale. Una decisione di buon senso dettata da ragioni finanziarie e di logica: favorire l’accorpamento delle consultazioni per limitare le spese che ogni turno elettorale comporta, ed evitare il rischio di chiamare i cittadini al voto a scadenze troppo ravvicinate. Mi domando, cos’è cambiato da allora?”.
“Lo strano caso del Governo Monti: tecnico quando c’è da chiedere sacrifici ai cittadini, politico quando si tratta di fare un favore al Partito democratico – afferma la portavoce del Popolo della Libertà Toscana, Monica Faenzi -. In questi mesi l’Esecutivo ha adottato misure severissime che sono andate a gravare sulle famiglie e le imprese italiane. Adesso, invece di concentrarsi su riforme strutturali in grado di risollevare le sorti dell’Italia, pensa bene di venire incontro alle richieste del Partito democratico, che da un paio di mesi invoca inusuali elezioni autunnali a Siena. Elezioni che, tra l’altro, comporteranno un aggravio economico per le già provate casse pubbliche, alla faccia della tanto declamata ‘spending review’. Il Popolo della Libertà si oppone e si opporrà a questa forzatura istituzionale cucita addosso non alle istanze del Paese ma ai desiderata del Partito democratico”.