"Noi siamo disposti a rimboccarci le maniche" per Siena e la banca
SIENA. Al di là delle vicende giudiziarie che dovranno essere accertate, ciò che oggi emerge con chiarezza ed estrema decisione è un giudizio totalmente negativo nei confronti degli ex vertici della Banca e della Fondazione MPS. Esistono precise responsabilità in seno alla banca e alla fondazione che sono da condividere con la gestione politica e istituzionale che ha provocato questo disastro. Già dal 2006, in perfetta ed assoluta solitudine, dicevamo che la fondazione doveva scendere sotto la soglia del 50%. Su questo non abbiamo mai trovato alcun riscontro da parte di nessuno. Si è preferita al contrario una visione conservatrice e autoreferenziale, pensando che si potesse continuare all’infinito con una gestione asfittica che garantiva il consenso elettorale. Non c’era bisogno di arrivare a tanto per capire che un totale rinnovamento del management della banca era non solo urgente ma addirittura improcrastinabile. Per quanto riguarda la Fondazione MPS, lo ricordiamo agli smemorati, questa non è una semplice comparsa della vicenda, ma uno dei disastrosi protagonisti assieme alla politica che l’ha nominata.
L’azienda MPS non è solo la principale risorsa di Siena, ma è anche la più grande azienda della Toscana ed il terzo gruppo bancario Italiano. Per queste, ragioni che non è pleonastico ricordare, noi siamo disposti a rimboccarci le maniche perché Siena e la Sua Banca, hanno il diritto ed il dovere di rialzare la testa con orgoglio.
Simone De Santi – Segretario Provinciale UDC Siena