Al diminuire delle risorse non può corrispondere un calo dei servizi
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SIENA. La cooperazione sociale è uno strumento della collettività indispensabile per le funzioni che svolge. Il rapporto tra esso e l’amministrazione pubblica è uno dei nodi fondamentali per il welfare moderno; la stessa legge 381/91 definisce la cooperazione sociale come soggetto privato cui l’amministrazione pubblica può delegare parte della propria funzione. Il problema della diminuzione dei trasferimenti dello Stato agli enti locali, congiunto alla fase che sta attraversando la Fondazione MPS che non potrà garantire per il futuro lo stesso livello di erogazioni ci impone una riflessione di buon senso su come debbano essere usate le risorse che avremo a disposizione.
Innanzi tutto è necessario creare un luogo istituzionale di confronto e programmazione dove poter stabilire da un lato quali sono le priorità e stabilire quali siano gli impatti sociali delle scelte amministrative in tema di welfare. Un luogo istituzionale dove fare sintesi delle varie esigenze non solo in fase di programmazione ma anche in fase di attuazione. La cooperazione sociale ha particolare rilievo anche per quanto riguarda l’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate svolgendo un autentico ruolo di inclusione sociale. Diventa pertanto una scelta importante da parte dell’amministrazione comunale, sollecitare le società partecipate al ricorso, là dove possibile, a forme di collaborazione con le cooperative sociali proprio nell’ottica inclusiva di soggetti svantaggiati. Sfruttare meglio le risorse, stabilire chi fa che cosa, differenziare l’offerta e il tipo di servizi, perché in un quadro di ottimizzazione delle risorse non tutti possono fare tutto, è fondamentale.
Per ottenere il miglior risultato è importante diffondere maggiormente, anche nella dirigenza dell’amministrazione pubblica, specifiche figure che sviluppino la cultura dell’inclusione sociale e il miglior utilizzo possibile della cooperazione sociale, che persegue con l’amministrazione obbiettivi assolutamente comuni. Al diminuire delle risorse non può e non deve corrispondere, la diminuzione dei servizi sociali, ma perché questo accada, occorre organizzarsi al meglio e imparare a fare delle scelte condivise e innovative. Una stretta collaborazione tra amministrazione comunale e la cooperazione sociale può e deve essere strumento essenziale del welfare moderno.
Innanzi tutto è necessario creare un luogo istituzionale di confronto e programmazione dove poter stabilire da un lato quali sono le priorità e stabilire quali siano gli impatti sociali delle scelte amministrative in tema di welfare. Un luogo istituzionale dove fare sintesi delle varie esigenze non solo in fase di programmazione ma anche in fase di attuazione. La cooperazione sociale ha particolare rilievo anche per quanto riguarda l’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate svolgendo un autentico ruolo di inclusione sociale. Diventa pertanto una scelta importante da parte dell’amministrazione comunale, sollecitare le società partecipate al ricorso, là dove possibile, a forme di collaborazione con le cooperative sociali proprio nell’ottica inclusiva di soggetti svantaggiati. Sfruttare meglio le risorse, stabilire chi fa che cosa, differenziare l’offerta e il tipo di servizi, perché in un quadro di ottimizzazione delle risorse non tutti possono fare tutto, è fondamentale.
Per ottenere il miglior risultato è importante diffondere maggiormente, anche nella dirigenza dell’amministrazione pubblica, specifiche figure che sviluppino la cultura dell’inclusione sociale e il miglior utilizzo possibile della cooperazione sociale, che persegue con l’amministrazione obbiettivi assolutamente comuni. Al diminuire delle risorse non può e non deve corrispondere, la diminuzione dei servizi sociali, ma perché questo accada, occorre organizzarsi al meglio e imparare a fare delle scelte condivise e innovative. Una stretta collaborazione tra amministrazione comunale e la cooperazione sociale può e deve essere strumento essenziale del welfare moderno.
Simone De Santi – Capolista Nuovo polo per Siena
(Foto Corrado De Serio)