Il primo grande progetto: la realizzazione di una tranvia che colleghi la stazione con lo stadio
SIENA. Tantissimi cittadini sono intervenuti nella saletta dei mutilati per assistere all’incontro tra Stefano Parisi, esponente nazionale di Energie per l’Italia, ed il candidato a sindaco Luigi De Mossi.
“Come prima cosa voglio fare un grande in bocca al lupo a Luigi – ha detto Stefano Parisi – ho iniziato come te nella mia Milano, ma sono certo che la tua esperienza andrà sicuramente meglio. Mi piacciono in particolar modo le campagne elettorali perché è il momento principale con cui si sta a contatto con le persone, con i cittadini e si ascoltano le loro idee”.
“Io penso che l’Italia può diventare in dieci anni un Paese dove i giovani non dovranno più andare all’estero per lavorare – ha continuato Parisi – Penso che la nostra economia possa tornare ad essere tra le grandi del mondo. Ma per avere questi risultati bisogna fare delle cose, non si può andare avanti a slogan. Bisogna fare delle cose concrete”.
Per quanto riguarda Siena, Stefano Parisi è convinto che il 2018 possa essere l’anno del cambiamento: “Anche Siena ha il diritto all’alternanza. I senesi hanno diritto di provare un’amministrazione diversa, un’amministrazione che fa i conti guardando in faccia le persone.
E’ finita l’epoca dei soldi che arrivavano dalla Fondazione – ha detto Parisi – I soldi andranno trovati in altri modi, ed è anche per questo che noi di Energie per l’Italia crediamo nel federalismo fiscale: i soldi dei senesi devono rimanere a Siena. Con quei soldi si potrà lavorare sulle infrastrutture e sull’amministrazione ordinaria”.
“In un gioiello di città come Siena si possono fare cose straordinarie – ha concluso Parisi – ma le cose devono cambiare. Io ci credo: se ce la mettiamo tutta, se ci mettiamo un forte impegno credo davvero che Luigi De Mossi sarà tra pochi mesi il nuovo sindaco di Siena”.
Luigi De Mossi ha poi illustrato una parte del suo programma da realizzare nei primi cento giorni ed uno dei tre grandi progetti che ha in mente per la città. “Abbiamo presentato una parte delle nostre iniziative, una parte sola perché il lavoro è ancora un “work in progress” – ha detto Luigi De Mossi – stiamo lavorando sul programma e stiamo lavorando a dei grandi progetti. E’ un “work in progress” perché abbiamo intenzione di continuare a parlare con i cittadini. Il nostro vuole essere un rapporto dialettico con la popolazione senese. Abbiamo intenzione di capire quali siano le necessità e le urgenze delle persone e tradurle in un programma snello, agile, realizzabile e corredato anche da grandi progetti”.
Il candidato a Sindaco ha tenuto il suo discorso in piedi: “Le amministrazioni passate ci hanno messo in ginocchio, io non ci sto e starò in piedi per parlare del rilancio di Siena”.
“Io prometto che impiegherò tutto il tempo necessario e tutte le risorse per far tornare Siena tra le grandi città d’Europa – ha spiegato De Mossi – Vedo gente che ha perso la speranza nel futuro. Ma non deve essere così, è ora di voltare pagina: tornare a sognare, ma con i piedi ben piantati per terra: non possiamo più permetterci di promettere sogni irrealizzabili”.
Il programma dei primi 100 giorni
“Rimettere in moto una macchina istituzionale che è ferma da troppo tempo – ha spiegato il candidato a Sindaco – Bisogna ridare autorevolezza alle Istituzioni ed al Primo Cittadino. Il Sindaco deve essere a disposizione dei cittadini, deve interagire con e per la sua gente. Deve operare sul territorio. Deve lavorare come fosse un bravo amministratore di condominio, sapendo ed essendo pienamente cosciente di quali siano le tradizioni e le bellezze della sua città.
Secondo punto: “Un programma di interventi manutentivi da spalmare nel tempo e non – come si assiste oggi – realizzati tutti insieme a fine mandato per esigenze elettorali. Gli interventi – continua De Mossi – necessitano di una buona programmazione, così come necessitano di una buona programmazione annuale gli eventi che riguardano la città, dalle mostre, alle festività natalizie ecc per riuscire a portare a Siena un flusso turistico di qualità. La mostra del Lorenzetti è spettacolare, ma non ha riscosso un numero elevato di presenze proprio per la mancanza di una adeguata programmazione – ha continuato De Mossi – Gli eventi vanno programmati in tempo per permettere ai commercianti, agli operatori del settore turistico e ricettivo di organizzarsi al meglio.
Terzo punto: Luigi De Mossi ha affrontato poi la questione della giustizia paliesca: “E’ necessario dare certezza a tutti i contradaioli ed a tutte le Contrade, e dire cosa si rischia con un determinato comportamento rispetto ad un altro. L’importante è dare chiarezza, così non sarà necessario arrivare agli avvisi di garanzia per quello che, a mio parere, non è una rissa ma una semplice difesa dei propri colori”.
Quarto punto: “Dobbiamo pensare anche ad interventi urgenti sulla pianta organica del Comune, dando molta importanza a chi lavora nel campo dell’edilizia, dando delle risposte non sempre per forza positive ma in tempi e modalità ragionevoli. Dobbiamo avere sempre chiaro che non rivedremo più il fiume di denaro che scorreva a Siena. Ora paghiamo il prezzo del ritorno alla realtà. Realtà che non deve essere disperazione ma voglia di rialzarci e combattere”.
Spazio poi al primo grande progetto: “Credo che sia necessario permettere alle persone di vivere il centro storico al meglio. E devono poter arrivare in centro – ha spiegato De Mossi – con facilità. Per questo ho in mente la realizzazione di una tranvia che colleghi la stazione con lo stadio. Credo nella pedonalizzazione del centro che non dovrà però limitare i diritti dei residenti e dei commercianti. Sembra forse un sogno irrealizzabile ma non lo è! A Siena, quando c’erano i soldi grandi progetti non sono stati fatti. Oggi non ci sono, e sarà quindi necessario accedere ai finanziamenti europei. Voglio infatti per Siena un collegamento di collaborazione con l’Europa. Non è facile, non è semplice e non è veloce, ma dobbiamo iniziare a confrontarci con tutte le possibilità che l’Europa può darci. Io ci credo e – conclude De Mossi . sono certo che il 2018 sarà l’anno del nuovo inizio”.